Come sappiamo i prodotti cosmetici sono spesso pericolosi, perché tossici. In gravidanza bisogna fare molta attenzione, ma anche nel periodo di ricerca del bambino. Esistono alcuni detergenti che potrebbero disturbare lo sviluppo del feto e aumentare il rischio di parto prematuro.
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Le App utili in gravidanza
Nell’era di Internet e degli smartphone non mancano delle applicazioni per il cellulare utili per agevolare diversi campi della nostra vita. La gravidanza non fa eccezione e ad essa sono dedicate diverse App che, ammettiamolo perchè no, forniscono un valido supporto a chi si appresti ad avere un bambino. Quali sono le migliori app da utilizzare in gravidanza? Eccole di seguito.
Gravidanza, consigli per l’assunzione di antidolorifici
Bisogna evitare l’assunzione di farmaci durante la gravidanza. Verissimo, ciò non vuol dire non curarsi o dover sopportare il male. È molto importante prendere solo i prodotti consigliati da medico ed evitare di fare il fai da te.
Citomegalovirus in gravidanza: ogni anno nascono 5mila bambini con infezione congenita
Il Citomegalovirus è virus silente, che non va assolutamente sottovalutato soprattutto in gravidanza. In Italia non è previsto lo screening del Citomegalovirus né prima della gestazione né durante e neanche dopo la nascita. Questo fa si che ogni anno si osservino circa 13.000 infezioni primarie da Citomegalovirus nelle donne in gravidanza e che nascano in Italia 5.000 bambini con un’infezione congenita e di questi circa 800 soffrano di severe disabilità permanenti dovute all’infezione congenita.
Mamme e papa, se cercate un bambino, bevete meno caffé
Occhio alla dieta! Se state cercando un bambino dovete fare molta attenzione a quello che mangiato. La regola non vale solo per le future mamme, ma anche per i papà. Sul banco degli imputati c’è soprattutto il caffè. A dimostrare il collegamento tra consumo di bevande contenenti caffeina e frequenti aborti è uno studio pubblicato su Fertility and Sterility.
Gravidanza, i difetti congeniti si combattono con la prevenzione
Le malattie genetiche fanno molta paura. È la prima ansia che attraverso il pensiero della mamma che si scopre in attesa. Quali esami fare, a chi rivolgersi e come comportarsi? Pensate che si contano 8 milioni di bambini nel mondo nati con difetti congeniti, di cui la metà non sopravvive dopo la nascita. È un problema gravissimo ed è per questo che il National Center on Birth Defects and Developmental Disabilitie, insieme ad altre 11 organizzazioni internazionali di salute materno-infantile in America, Europa e Asia lancia l’allarme e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della situazione, promuove la seconda giornata mondiale delle anomalie congenite.
Dieta vegetariana in gravidanza? Sì, può con qualche consiglio
Siete vegetariane e volete continuare a seguire questo regime alimentare in gravidanza? La risposta è sì, è possibile con tutta tranquillità. Ovviamente con le dovute precauzioni. La scelta migliore, in questo caso, è quella di un’alimentazione varia ed equilibrata. Ecco quindi i consigli della dottoressa Stefania Setti, Medico Nutrizionista, responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica di Humanitas Gavazzeni.
Pesce in gravidanza: non più di 3 volte la settimana
In gravidanza si deve mangiare pesce, se ovviamente vi piace. È un cibo importante per una dieta sana ed equilibrata. Rappresenta una fonte preziosa di vitamine, proteine e acidi grassi omega 3 a cui le donne in gravidanza non devono rinunciare per garantire un corretto sviluppo del bambino. Ma quante volte la settimana bisogna introdurlo nella dieta? Non più di tre volte la settimana.
Le infezioni batteriche in gravidanza sono collegate a rischio autismo maggiore
In gravidanza le difese immunitarie si abbassano. È un classico e proprio in questo periodo in cui è preferibile non assumere farmaci, ci si ammala. Non è la legge di Murphy ma una legge del corpo umano. Sono molto frequenti le infezioni batteriche, cui bisogna prestare davvero molta attenzione.
Posso sedermi?, le spille dedicate alle mamme in attesa che viaggiano sui mezzi pubbici
Essere incinte non è mai così semplice, soprattutto quando la pancia inizia a pesare e si fa fatica a fare le più semplici commissioni. Sui mezzi le donne gravide hanno un posto a sedere riservato, eppure tante persone si siedono e soprattutto non si alzano. Il Comune di Milano ha realizzato 1000 spille Milano per sensibilizzare i cittadini che utilizzano i mezzi pubblici a cedere il proprio posto alle future mamme.
Troppo pesce in gravidanza aumenta il rischio obesità nel bambino
Il primo consiglio che si dà a una donna in gravidanza è quello di mangiare bene. Che cosa vuol dire mangiare bene? Un po’ di tutto senza esagerare. Evitate quindi di consumare troppo pesce. Con più di tre porzioni a settimana, infatti, aumenta il rischio che il bimbo vada incontro a una crescita troppo rapida nei primi anni di vita e soprattutto a sovrappeso o obesità.
Cioccolato in gravidanza: 30 grammi al giorno fanno bene a mamma e bambino
Mangiare cioccolato in gravidanza? Concesso. Ovviamente, come ogni cosa, la moderazione è la prima cosa. A dare il via libera è stato uno studio canadese che sarà presentato al meeting annuale della Society for Maternal-Fetal Medicine che ha scoperto che il cioccolato migliorerebbe la crescita del feto, rendendo la placenta più efficiente.
Le allergie infantili si possono prevenire nel pancione
Le allergie sono un vero problema. Moltissimi bambini ne soffrono e purtroppo sono in costante aumento. Solo negli ultimi 20 anni la percentuale di bimbi allergici, in Italia, è più che triplicata: erano il 7% nel 1995, oggi ne soffre ben il 25%. Tra le cause, anche l’inquinamento ambientale e gli eccessi di igiene. Ovviamente non stiamo urlando “Aiuto, aiuto!”. Non vogliamo infatti creare allarmismi considerato che la prevenzione può iniziare direttamente nel pancione.
Allarme virus Zika, pericolo di microcefalia per il feto
Arrivato in Italia, il virus Zika rappresenterebbe un grave pericolo per le donne in dolce attesa. Sono quattro i casi registrati nel nostro Paese, e si riferiscono al mese di marzo. Si tratterebbe di 4 italiani di ritorno da una vacanza in Brasile. I casi si riferiscono, dunque, alla primavera del 2015 e sarebbero andati tutti a buon fine. Ad oggi il virus avrebbe colpito sia L’America Latina che la Gran Bretagna.