Bruciore di stomaco in gravidanza: si può curare con i farmaci?

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Il bruciore di stomaco vi dà il tormento? Ci sono dei giorni che sembra di vivere con una coltellata, proprio lì, qualche centimetro sotto lo sterno. Purtroppo la gravidanza non è fatta solo di gioie e attese, ma anche da diversi disturbi e tra questi sicuramente ci sono i bruciori e l’acidità di stomaco. Il punto, però, ora è solo uno: come curarsi o meglio come cercare di rendere sopportabile questo fastidioso problema?

Non è la prima volta che affrontiamo questa tematica. In passato vi abbiamo parlato dell’origine del bruciore di stomaco e dell’alimentazione più adatta per eliminarlo, oggi cerchiamo di approfondire cercando di capire se esistono delle terapie. In gravidanza, il problema più comune è sempre lo stesso: evitate quanto più possibile di prendere farmaci, per non nuocere alla salute del nascituro. I rimedi naturali e l’omeopatia sono probabilmente la strada più semplice e innocua.

Per un rimedio naturale, non dovrete far altro che andare in erboristeria e farvi consigliare. Mi raccomando poi, prima di assumere qualsiasi prodotto, consultate comunque i medici, perché in questi negozi nel 90 percento non c’è mai presente un medico, altrimenti chiedete il consulto di un omeopata o un naturopata: sapranno sicuramente consigliarvi su come affrontare il disturbo. Tra le tisane, più utilizzate ci sono quelle alla camomilla, che è una calmante, o gli infusi di altea e di malva, ma anche di tarassaco, cumino, finocchio e rabarbaro.

Non credete alla medicina alternativa e preferite quella tradizionale? Muoversi in quest’ambito è molto più complicato e come sapete bene, anche pericoloso. In una situazione “normale”, avreste preso il vostro classico antiacido, risolvendo il dolore in tempi brevi. Partiamo dal fatto che in gravidanza non bisogna assumere prodotti che riducano la produzione di acido, potete però – sempre dopo il parere del vostro medico – provare degli antiacidi leggeri, utili per tamponare l’acidità, come il bicarbonato di sodio, l’alginato, un estratto di alga (adatto anche durante l’allattamento), il magnesio idrossido con l’aggiunta di alluminio idrossido. Attenzione, in gravidanza in linea di massima sono sconsigliati (a parte l’alginato), può essere che in situazioni particolari il vostro medico, assegnandovi delle dosi specifiche e personalizzate, vi dia un aiuto di questo genere. È importante però che non prendiate mai l’iniziativa.

Photo Credits| ThinkStock

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