Pesce in gravidanza, mercurio e rischio Adhd

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Come sappiamo bene già da diversi anni il pesce è a grande rischio di contaminazione da mercurio, inquinante del quale i nostri mari sono pieni. Per questo motivo, già da diverso tempo viene sconsigliato il consumo di prodotti ittici di qualunque tipo alle donne in gravidanza, tanto più che in più di un’occasione gli studiosi hanno associato il metilmercurio all’insorgenza nei bambini della sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione.  Tuttavia, gli esperti sono soliti raccomandare durante l’attesa il consumo di acidi grassi omega 3, nutrienti contenuti proprio in alcuni tipi di pesce che avrebbero invece un effetto benefico sullo sviluppo cerebrale del feto. Un arcano per le future madri sempre più stritolate da divieti e indicazioni alimentari contrastanti.

Arcano che non sembra essere destinato a risolversi facilmente. L’ennesimo studio sul tema, sempre proveniente dagli Stati Uniti e svolto alla Boston University non manca infatti di generare dubbi alle donne in dolce attesa. I ricercatori hanno infatti analizzato la quantità di mercurio presente nei capelli delle madri e rilevato la quantità di pesce da esse consumato durante la gravidanza. I dati sono quindi stati posti in relazione con il comportamento del bambino all’età di otto anni.

Così è stato osservato che se effettivamente da un lato l’esposizione ad elevati quantitativi di mercurio era correlata all’insorgenza di Adhd, dall’altro il consumo di pesce almeno due volte a settimana è associato a un minore rischio di insorgenza di questo disturbo. Allora che fare? La risposta dei ricercatori di Boston è più o meno un…boh!

I dati ottenuti, affermano, rappresentano un’ulteriore conferma che il mercurio fa male e il pesce fa bene ma mettere insieme i pezzi in questa fase è impossibile. Nell’attesa è il caso di consumare pesce di provenienza sicura magari da allevamento, informarsi e pazientare!

 

[Fonte]

Photo credit Think Stock

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