La guida della gravidanza: 36esima settimana

36-settimana-gravidanzaLA TRENTASEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo alla trentaseiesima settimana e ormai il traguardo è davvero vicino, chissà se anche tu come molte altre donne sentirai la mancanza del pancione. Di certo non ti mancheranno le nausee, la stitichezza o il gonfiore alle gambe. Hai ritirato la carrozzina dal negozio? Hai impacchettato i completini che ti hanno detto di portare in ospedale? In questi giorni dovrai essere molto attenta ad organizzare tutto ciò che manca e a ricontrollare se tutto è a posto.

Sai che negli ospedali esiste il Lactarium, una specie di banca del latte materno che raccoglie il latte dalle mamme che ne hanno in abbondanza e lo distribuisce ai bimbi prematuri o comunque a quelli che non possono essere allattati al seno. Informati potresti aderire anche tu a questa bella iniziativa.

Il parto operativo: l’uso del forcipe e della ventosa

forcipe-ventosaQuante volte hai sentito parlare di racconti del parto e ti sei chiesta cosa fossero il forcipe e la ventosa? Oggi ti parlerò di un caso particolare in cui il parto si arresta poprio durante il suo momento finale, la fase espulsiva, un’evenienza abbastanza comune dovuta a diverse cause. Una volta raggiunta la dilatazione completa può infatti avvenire che tu abbia delle contrazioni troppo deboli per permettere l’espulsione del bambino oppure che la somministrazione dell’anestesia epidurale abbia provocato una fase di stallo. A volte il parto invece si potrebbe interrompere a causa della tua stanchezza. Questa interruzione nella dinamica del parto non permette alla testa del piccolo di scendere e non ti permette di spingere in maniera adeguata.

Malattie esantematiche, varicella e morbillo

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Dopo avervi descritto la Quinta e Sesta malattia, vediamo oggi ancora due delle malattie esantematiche che colpiscono più comunemente i bambini: Varicella e Morbillo. Si tratta però di patologie contro le quali esistono delle vaccinazioni (non sempre obbligatorie) quindi se vostro figlio è stato vaccinato il rischio di contrarle naturalmente non sussiste. Se invece il bambino non si è sottoposto al vaccino vi sarà utile conoscerne le caratteristiche generali in modo da riconoscerle e intervenire in maniera adeguata.

Varicella

La varicella ha un tempo di incubazione di 14-21 giorni; il bambino è contagioso da due giorni prima a cinque giorni dopo dalla comparsa delle vescicole. La malattia si manifesta con una leggera febbre e uno stato di malessere generale contestualmente alla comparsa degli esantemi pruriginosi; questi all’inizio sono di colore rosso e nel giro di qualche giorno si trasformano in vescicole piene di liquido che cadono da sole una volta che si sono seccate e non lasciano cicatrici ( a meno che non si infettino, motivo per cui è fondamentale non toccarle). Se il vostro bimbo ha la varicella consultate il pediatra per accertarvi che si tratti davvero di questo, quindi somministrate molti liquidi. Naturalmente non mandate il piccolo a scuola ed evitate che stia in contatto con donne in gravidanza che non abbiano avuto la varicella.

Alimentazione del bambino: quando offrirgli le verdure

svezzamento e verdure

Le verdure sono molto importanti per la crescita del bambino perché contengono delle sostanze indispensabili per l’organismo; possiedono poche calorie, non appesantiscono l’apparato digerente del piccolo, favoriscono la regolarità dell’intestino, e in più saziano molto, quindi possono essere tranquillamente inserite nelle prime pappe.

Le verdure contengono molte fibre utili per combattere la stitichezza, ma state attente a non esagerare perché al di sotto dei 10 mesi potrebbero irritare l’intestino del bambino causando dolorosi mal di pancia.

Gli ortaggi, oltre alle fibre, contengono anche tante vitamine utili per lo sviluppo del vostro bambino, come la vitamina C che rafforza le difese dell’organismo, e che è contenuta nelle verdure di colore rosso, e le vitamine del gruppo B, che custodiscono i tessuti dell’organismo e disciplinano le attività del sistema nervoso; tra gli ortaggi che le contengono ci sono i broccoli, i finocchi e i cavolfiori. Oltre a fibre e vitamine, le verdure contengono minerali utili per la crescita del bambino, come il magnesio, il ferro e il potassio.

I cuscini per l’allattamento

Boppy

Sono sempre più numerosi gli oggetti in commercio destinati ad aiutare le neomamme. E’ il caso delle diverse aziende dedite ad esempio alla produzione di utilissimi cuscini per lallattamento; proprio così dei comodi appoggi per far sì che quello dell’allattamento possa essere un momento rilassante sia per la mamma che per il piccolo.
Vediamone qualcuno che potete acquistare direttamente on line:

– Su Cose da Bimbi potete trovare “Ciambellotto”, un cuscino realizzato in maniera artigianale ricorrendo solamente a materiali naturali come cotone e pula di farro. Il cuscinio è disponibile in 3 diverse versioni: Morbidello che può essere usato anche durante la gravidanza in quanto può aiutarti a sostenere la pancia e come sostegno quando il bimbo cresce ma non è ancora in grado di stare seduto da solo, Classic ideale per chi desidera diverse fantasie intercambiabili e Easy, un ottimo prodotto dal prezzo contenuto.

La guida della gravidanza: 35esima settimana

35-settimane-gravidanzaLA TRENTACINQUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Questo è il tuo primo bambino e ora che sei nella trentacinquesima settimana ti ritrovi a pensare come ti comporterai il giorno del parto, se sarà facile oppure no, se durerà poco tempo oppure se il travaglio sarà lungo e doloroso. Ma vedrai che non ti fermerai a queste domande, potrai fantasticare sul fatto sei sarai un bravo genitore e se sarai in grado di prendere le tante decisioni importanti che lo riguarderanno nel corso della sua vita.

Ora è il momento di ricontrollare la valigia dell’ospedale e di pianificare la gestione della casa e magari del tuo cane nei giorni in cui sarai ricoverata. Preparati una lista di domande da porre al tuo ginecologo, sicuramente avrai tantissimi dubbi sulle varie fasi del parto ed è bene che arrivi a quel giorno con le idee chiare e senza troppe ansie inutili.

L’ultima fase del parto: il secondamento

secondamento-espulsione-placentaIn questi ultimi giorni ti ho parlato della fase dilatativa e della fase espulsiva del parto, in realtà c’è una terza parte, il secondamento, che spesso viene posta in secondo piano perchè avviene quando il tuo bimbo è già venuto al mondo. Una volta uscito il bambino, mentre lo coccoli e lo tieni tra le braccia, l’ostetrica si preoccuperà di verificare l’espulsione della placenta e degli annessi fetali, una procedura che di solito richiede circa venti minuti, ma che può durare anche un’ora. A volte può accadere che la placenta e il cordone ombelicale,  elementi che per nove mesi hanno nutrito e garantito il benessere e lo sviluppo del tuo cucciolo, vengano espulsi senza neppure tu te ne renda conto, a volte invece può servire l’aiuto dell’ostetrica e di qualche piccola spinta.

Dopo aver dato alla luce il tuo bambino la placenta si distacca dalla parete uterina, prima attraversa la cervice uterina e poi viene espulsa dalla vagina, l’ostetrica in questo momento potrebbe anche facilitare l’espulsione tirando leggermente il cordone ombelicale. In questa fase è molto importante che l’ostetrica controlli la placenta per verificare che sia integra e che non siano rimaste delle parti all’interno dell’utero, in questo caso potresti essere soggetta a emorragie oppure potresti aver bisogno di un raschiamento da effettuare alla visita di controllo.

Le vaccinazioni del bambino, perchè alcuni movimenti sono contrari?

vaccinazioni infantili opinioni contrarie

Come sapete, esistono nel nostro paese diversi movimenti di opinione contrari alle vaccinazioni infantili, anche a quelle obbligatorie. Spesso a farne parte sono gruppi di genitori organizzati che consigliano di non vaccinare i propri figli ritenendo che la pratica vaccinale sia spesso alla base di gravi complicanze e patologie infantili. Non è nostra intenzione esprimerci in questa sede sulla fondatezza di tali opinioni; piuttosto vogliamo fare il punto su quali siano effettivamente i rischi della vaccinazione per cercare di capire, insieme a voi, se questi siano realmente maggiori dei benefici che questa può apportare.

Gli esperti infatti non negano che i vaccini comportino dei rischi: complicanze come le convulsioni febbrili possono insorgere in rari casi a seguito del vaccino contro difterite-tetano-pertosse e di quello contro morbillo-parotite-rosolia (1 su 1000 vaccinati), ma non sono più frequenti che in qualunque altro momento della vita del piccolo; inoltre per i bambini che hanno il morbillo (che non sono quindi stati vaccinati contro la malattia) il rischio di insorgenza di convulsioni febbrili è 10 volte superiore.

SmarTest: la nuova tecnica non invasiva per sapere se il bambino sarà sano

SmarTest

Sapere se il proprio bambino nascerà sano è il desiderio legittimo di tutti genitori; oggi la scienza dispone di tecniche che, pur offrendo un responso sicuro, possono mettere a rischio la gravidanza, in quanto sono considerati test invasivi. Per rimediare ai limiti di questo tipo di tecniche, alcuni ricercatori di Catania hanno messo a punto un test sicuro ed affidabile che si effettua su un campione di sangue prelevato alla mamma; questo test è stato brevettato con il nome di SmarTest, ovvero Simple, maternal, antenatal, rapid test.

I test che permettono di sapere lo stato di salute del feto si dividono in due categorie: quelli cosiddetti invasivi e quello di screening; al primo gruppo appartengono l’amniocentesi e la villocentesi, che vengono effettuati prelevando con un ago delle sostanze contenute nell’ambiente uterino.

Alla categoria dei test di screening fanno parte gli esami diagnostici che si effettuano prelevando del sangue venoso dalla mamma, per individuare particolari sostanze che in caso di malattie cromosomiche si presentano in quantità elevate. Questi esami hanno il pregio di non comportare nessun rischio per la gravidanza, ma non sono in grado di garantire risultati sicuri al 100%.

Nati prematuri a maggiore rischio disturbi psichici

bambino nato prematuroIeri vi abbiamo parlato dei bambini nati prematuri ed oggi vogliamo riportarvi i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia e che ha a che vedere proprio con i bambini prematuri. Sembrerebbe che i nati prematuri da adolescenti e da adulti hanno maggiori probabilità di disturbi psichici; per arrivare a questo risultato hanno esaminato più di 545.000 individui (nel periodo 1987-2002) nati in Svezia tra il 1973 e il 1979.

Malattie esantematiche, quinta e sesta malattia

sesta malattia

Il piccolo ha la febbre ed è ricoperto da macchioline rosse sul corpo? Potreste essere alle prese con la “vostra” prima malattia esantematica. Per stabilirlo con certezza ovviamente dovrete chiamare il pediatra; intanto però, tanto per non farvi trovare impreparate, vi sarà utile avere qualche informazione in più su due delle malattie esantematiche che più comunemente colpiscono i bambini: la Quinta e la Sesta Malattia.

Sesta malattia

La sesta malattia (Roseola infantum o Esantema critico) è una malattia infettiva che colpisce i bambini fra sei mesi e due anni. A causarla è l’Herpes virus umano di tipo 6 che si trasmette per via aerea attraverso sternuti e tosse. La sesta malattia ha un tempo di incubazione  di 9-12 giorni; quindi si manifesta con febbre alta (39-41°), malessere generale, gola arrossata e, a volte, vomito e/o diarrea per 3-4 giorni (Periodo pre-esantematico). E’ al termine del periodo febbrile che fanno la propria comparsa, sul corpo e sul collo, la caratteristiche macchie/papule di colore rosa che raramente si manifestano sul viso e mai su mani e piedi (Periodo esantematico). E’ infettiva nei giorni di febbre alta che precedono l’esantema.

La guida della gravidanza: 34esima settimana

34-settimane-gravidanzaLA TRENTAQUATTRESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Ora il tempo sembra scorrere troppo lentamente e ogni giorno ti sembra duri un’eternità, è normale che tu avverta questo disagio infatti sei impaziente di prendere tuo figlio tra le braccia e soprattutto vuoi toglierti il peso del parto che ormai è un pensiero fisso nella tua mente. Cerca di distrarti preparando le ultime cose che ti mancano da fare, ascolta un pò di musica e rilassati pensando che fra un pò non avrai più molto tempo per te stessa.

Sai che in alcuni ospedali l’analgesia epidurale è gratutita mentre in altri è a pagamento? Informati di questa possibilità nell’ospedale dove hai deciso di andare a partorire. Se è a pagamento di solito costa intorno ai 500 euro ma se hai una assicurazione sanitaria verrai comunque rimborsata.

Le posizioni del feto, cefalico o podalico?

presentazione-fetaleNelle settimane che precedono il parto il tuo ginecologo verificherà la posizione del tuo bambino per poter pianificare la modalità del parto, se ti sarà possibile dare alla luce tuo figlio naturalmente oppure se avrai bisogno di eseguire un cesareo. Solo nel 10 % dei casi il feto non si presenta in posizione cefalica, cioè con la testa rivolta verso il canale del parto e il sederino e le gambe all’insù verso il tuo seno e si presenta invece in posizione podalica, con il sederino e i piedi rivolti verso il collo dell’utero. In questi casi il tuo ginecologo sceglierà di effettuare un taglio cesareo.

Visto che però il tuo piccolo potrebbe girarsi anche all’ultimo momento è bene aspettare le 40 settimane prima di decidere se effettuare un cesareo infatti nell’ecografia che si esegue attorno alla trentaduesima settimana, circa il 16% dei feti risulta podalico ma generalmente prima del parto molti di loro si gira spontaneamente mettendosi a testa in giù. Solo il 4% dei bambini arriva a termine non cambiando posizione.

La cistite in gravidanza

cistite in gravidanza

Le infezioni alle vie urinarie sono piuttosto diffuse tra le donne, una tra le più comuni è la cistite, che può essere contratta anche durante la gravidanza a causa del cambiamento del corpo della futura mamma; durante la gestazione, infatti, la vescica si allarga per contenere il peso del bambino, e questo ingrossamento può far aumentare il rischio di una proliferazione di batteri che possono entrare più agevolmente nella vescica.

I sintomi più frequenti della cistite in gravidanza sono dolori nella zona pubica e minzione frequente, che può avvenire anche con difficoltà e contenere tracce di sangue nelle urine; la minzione può essere anche accompagnata da una sgradevole sensazione di bruciore.