Le donne in gravidanza sono maggiormente soggette all’insorgenza del cosiddetto reflusso gastrico o gastroesofageo; ovvero quello sgradevolo fastidio rappresentato da bruciore di stomaco e sensazione di risalita di cibo e succhi gastrici che fa la propria comparsa di solito nel corso del terzo trimestre di gravidanza, pur verificandosi con una certa frequenza già dalle prime settimane di gestazione. Questo accade fondamentalmente per due motivi: l’ingrossamento dell’utero e le modificazioni ormonali.
L’utero infatti ingrossandosi preme sullo stomaco e lo spinge verso l’alto causando il cattivo funzionamento della valvola situata tra stomaco ed esofago; come conseguenza di ciò parte del contenuto acido dello stomaco può raggiungere l’esofago dando la sensazione di bruciore. Ma anche l’aumentata secrezione del progesterone, ormone fondamentale per lo sviluppo dell’embrione può causare il passaggio di acidi nell’esofago, poichè ha come effetto il rilassamento della mucosa di cui la valvola succitata è costituita.