L’artrite non è solo una malattia tipica degli anziani. Questa è una notizia che fa davvero paura, ma sono sempre più frequenti le diagnosi di artrite idiopatica giovanile. Il termine idiopatica sta proprio a indicare che non si sa quali possano essere le cause. L’obiettivo, care mamme, non è mai quello di spaventarvi o di farvi venire l’ansia: abbiamo già tanti per altri motivi, ma è bene anche avere la consapevolezza di alcune realtà e semmai trovare un modo per stare vicini a quelle famiglie che invece fanno i conti con queste malattie.
Il tampone vaginale in gravidanza
Il tampone vaginale non è un’analisi di routine in gravidanza. Tuttavia, il ginecologo può ritenere necessario effettuarlo in prossimità del termine (intorno alla 35ma-37ma settimana) per escludere la presenza di un particolare batterio: lo streptococco beta emolitico di gruppo B. Quest’ultimo è un batterio che non comporta particolari problemi di salute per la madre e non incide sul normale andamento della gravidanza. Inoltre, l’infezione da streptococco è completamente asintomatica.
Il congedo di paternità è una bufala
Abbiamo parlato del congedo di paternità come l’acquisizione fondamentale del diritto dei padri di passare del tempo con il loro figlio, anche se la madre è una casalinga. Abbiamo trattato le novità sul congedo di paternità, come miglioramenti di una normativa europea (risalente ormai al 2010) che è diventata direttiva nei vari paesi dell’unione.
Non avevamo però finora avuto nessun riscontro o meglio nessuna testimonianza in merito.
E ora dal blog “Quante storie papà” è arrivata la notizia: è una bufala!
Il quinto mese di gravidanza, cosa aspettarsi?
Il quinto mese di gravidanza rappresenta un po’ il giro di boa, ma anche la consapevolezza che la parte più impegnativa della gravidanza deve ancora arrivare. Se siete nel pieno del secondo trimestre, le emozioni saranno tante e sicuramente avrete iniziato a fantasticare su questo piccolino che ha iniziando a farsi sentire. Ma quali sono le cose da fare?
8 marzo: spunto per una sana educazione di genere
Dopo aver trattato il tema di cosa augurare alla bambina che sta diventando donna per l’8 marzo, trattiamo invece il tema dalla parte del maschietto: cosa insegnare al bambino per non generare problematiche distinzioni tra i sessi? Come fare in modo che i machietti non trattino male le femminucce?
Sin da piccoli i bambini e le bambine si distinguono per attività e ruoli, a cominciare dai vestiti, passando per i giocattoli e finendo alle faccende di casa.
Da qui si formeranno più o meno saldamente e inconsapevolmente le loro idee di maschio e femmina, uomo e donna, determinando in larga parte il modo dell’interazione tra i sessi.
Bambini oltre i 5 chili alla nascita. E’ boom in Inghilterra
In Inghilterra li hanno definiti sumo babies. Sono i bambini che alla nascita pesano già oltre cinque chili. Il loro numero, nella algida Inghilterrra in cui il peso medio alla nascita non raggiunge neppure i tre chili, sia per i maschi che le femmine, è aumentato addirittura del 50 per cento in quattro anni e c’è già un certo allarme tra gli esperti.
Mamme di bimbi speciali: due blog per raccontarsi
Aspettare un bambino vuol dire molte cose: sentire una nuova vita che cresce dentro di noi, fantasticare sul bimbo che verrà, immaginare il primo incontro con lui. E soprattutto augurarsi che tutto vada per il meglio, che nostro figlio sia sano. Purtroppo però, non sempre va così e durante la gravidanza (o al momento del parto, nel caso in cui si sia scelto di non sottoporsi a indagini prenatali) ci sono mamme che scoprono che il loro bambino ha dei problemi. E il mondo, in quel momento, sembra crollare.
Il singhiozzo del feto
A partire dal secondo trimestre di gravidanza la futura mamma sente il proprio bambino muoversi dentro al grembo. All’inizio è solo uno sfarfallio appena percettibile ma con il passare del tempo intercettiamo le capriole del nostro cucciolo con molta facilità. Tuttavia, è nel corso del terzo trimestre che i movimenti del feto sono avvertiti in maniera netta e sono anche ben visibili con il pancione che si sposta ora da una parte ora dall’altra: un bozzo, una rientranza, un piedino che “punta” vengono salutati dalla gioia e dalla curiosità di mamma e papà.
Anche la depressione del papà può avere ricadute sui figli
Di depressione noi mamme parliamo tanto, specie di quella che fa la propria comparsa dopo il parto. Alcune di noi sanno molto bene, per averlo vissuto sulla propria pelle, quanto sia difficile affrontare questa situazione e quanto rischi, se non attenzionata a dovere, di danneggiare il rapporto madre-bambino e la salute futura di quest’ultimo.
8 marzo, cosa augurare a una bambina (che sta diventando donna)
Vedere la propria bimba diventare grande e trasformarsi, giorno dopo giorno, in una donna. È una grande emozione per una mamma, anche se inevitabilmente ci sono delle preoccupazioni. Tra meno di una settimana si festeggia l’ 8 marzo ed è normale riflettere sul valore di questa festa e su cosa voglia dire essere una donna, oggi.
Aumento eccessivo di peso in gravidanza e conseguenze sul feto
Prendere più peso del necessario in gravidanza non è mai una buona cosa: da un lato i chili in più sono più difficili da smaltire una volta dato alla luce il piccolo e dall’altro la gravidanza, già di per se faticosa, soprattutto nell’ultimo trimestre quando l’aumento di peso è maggiore anche in condizioni normali, diventa più difficile da portare.
Mamme multitasking, come gestire lo stress?
Che stress! Alzarsi con questo pensiero già di prima mattina, sicuramente non fa bene alla salute, ma c’è poco da fare. Alcune vite sono così caotiche e piene di impegni che ci si sente già stanchi appoggiando il primo piede per terra alle 7 (per alcuni anche prima), dopo una notte poco riposante.
“Il cervello delle mamme” di Katherine Ellison: come la maternità rende più brillanti
Avete presente lo stereotipo della mamma che, tra pappe e pannolini, si è un po’ rimbambita? O, peggio ancora, il pregiudizio secondo il quale una mamma non sarebbe efficiente sul lavoro perché “ha la testa da un’altra parte”? Se già la nostra personale esperienza ci suggerisce, in proposito, un moto di ribellione, esiste anche un libro che dimostra scientificamente l’infondatezza di queste affermazioni.
Katherine Ellison, scrittrice e giornalista, quando aspettava il suo primo figlio era preoccupata al pensiero che il suo cervello avrebbe perso colpi in seguito alla maternità, pregiudicando così la sua brillante carriera e più in generale la sua vita. Cominciò quindi a fare ricerche in proposito, e arrivò alla conclusione – supportata peraltro dalla sua esperienza diretta, giacché questo calo di intelligenza non lo avvertiva affatto! – che il cervello delle donne, dopo la maternità, diventa più efficiente.
Aborto, che ruolo hanno i papà?
L’utero è mio e me lo gestisco io. E’ questo uno degli slogan più famosi delle femministe italiane. Ma la gravidanza è davvero una questione solo di donne? È vero che la scelta di avere un bambino tocca prima di tutto la mamma e poi il papà, ma all’interno di una coppia il desiderio o meno di mettere al mondo un piccolo dovrebbe essere condiviso.