Mamme permissive o mamme tigri?

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Sembra proprio che per tirare su dei bravi ragazzi non sia necessario dare loro addosso sin dall’infanzia con regole, sport, lezioni di musica e buone letture; niente rimbrotti per il troppo tempo passato davanti alla tv o al computer o per lo smodato desiderio di pizze e gelati.

A sostenerlo è lo psicologo ed economista della Geoge Mason Univerity Bryan Caplan, che smentisce così la dottrina della mamme tigri diffusa solo un anno fa dalla docente di diritto cinese, naturalizzata americana, Amy Chua che ammoniva le famiglie occidentali circa il loro presunto eccessivo permessivismo che avrebbe fatto dei loro figli adolescenti degli autentici rammolliti.

I bambini, quindi, secondo Caplan, dovrebbero essere lasciati liberi di decidere quali attività li soddisfano di più mentre mamma e papà non dovrebbero stressarli continuamente con i loro tentativi di farne dei geni o delle stelle dello sport, nè imporre loro una ferrea disciplina in tutti gli aspetti della loro giovane esistenza.

Uno stile genitoriale più rilassato dunque, in cui “essere buoni genitori è facile e divertente”, così recita il titolo del libro di Caplan in cui lo psicologo espone il proprio punto di vista: “Ragioni egoistiche per fare più figli: perchè essere un barvo genitore è più facile e divertente di quanto si pensi”.

L’autore non esorta i genitori ad essere eccessivamente permissivi mettendo l’accento piuttosto, mi sembre di capire, sulla tendenza sempre diffusa a sottoporre i figli a continue prove nel tentativo di farne dei prodigi, dei bambolotti perfetti sotto ogni punto di vista.

D’altra parte, statistiche (su gemelli e figli adottivi alla mano,) Caplan afferma che il modo in cui alleviamo i nostri figli ha scarsa o nulla influenza su come saranno da adulti, mentre hanno più peso la genetica e le loro scelte autonome. Con buona pace delle mamme che riempiono la testa ai loro figli di serie di numeri e nomi di capitali.

[Fonte]

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