Favole di Fedro, il Lupo e l’agnello

Fedro è un autore di favole vissuto nell’antica Roma, e attivo sotto gli imperatori Tiberio, Claudio e Caligola. Sembra fosse uno schiavo di origini greche cui l’imperatore Augusto aveva reso la libertà e che abbia scritto un’opera composta da cinque libri di favole; di questa corposa produzione restano però solo novantatre testi anche piuttosto brevi. Gli esperti quindi hanno ragione di credere che l’opera di Fedro sia stata sottoposta a diversi tagli e censure nel corso dei secoli.

Molte mamme magari le conosceranno per averle tradotte dal latino al liceo ma, a parte l’aspetto didattico, la favole di Fedro rappresentano un piacevole intrattenimento da proporre ai nostri bambini magari un attimo prima di metterli a letto per la nanna. Oggi vi racconteremo Il Lupo e l’agnello, che, nelle intenzioni dell’autore, ci mostra quanto sia facile per i prepotenti (in questo caso il lupo) opprimere i più fragili e indifesi (l’agnello) e, ahìnoi, sappiamo bene quanto sia vero tutto questo ancora oggi, a secoli di distanza dal tramonto dell’epoca imperiale.

Festa della mamma, filastrocche per bambini

Le festività di Pasqua sono appena trascorse ma i più piccoli sono ancora in fermento per l’arrivo di un’altra importante ricorrenza: la Festa della mamma. Tra poco più di una settimana, precisamente l’8 maggio, ricorre, infatti, questa classica festività.  Il modo più dolce e carino di festeggiare le mamme di tutto il mondo, è, senza dubbio, quello di dedicare loro una poesia o una bella filastrocca. Per questo, care mamme, voglio proporvi, come faccio ormai in occasione di tutte le feste, un paio di filastrocche che potete suggerire ai vostri bambini o ai vostri nipotini.

Mi ha fatto la mia mamma di Rodari e Endrigo

Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Il principe Ranocchio

La favola che vi raccontiamo oggi forse non è notissima in questa versione, tuttavia può essere considerata a pieno titolo un classico. Chi infatti non ha mai sentito del principe che trasformato in ranocchio riprende le sue sembianze una volta baciato dalla principessa? Certo la protagonista della nostra favola è un po’ più schizzinosa, però….buona lettura!

Nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa, c’era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole, che pure ha visto tante cose, sempre si meravigliava, quando le brillava in volto. Vicino al castello del re c’era un gran bosco tenebroso e nel bosco, sotto un vecchio tiglio, c’era una fontana. Nelle ore più calde del giorno, la principessina andava nel bosco e sedeva sul ciglio della fresca sorgente. E quando si annoiava, prendeva una palla d’oro, la buttava in alto e la ripigliava; e questo era il suo gioco preferito.

Ora avvenne un giorno che la palla d’oro della principessa non ricadde nella manina ch’essa tendeva in alto, ma cadde a terra e rotolò proprio nell’acqua. La principessa la seguì con lo sguardo, ma la palla sparì, e la sorgente era profonda, profonda a perdita d’occhio. Allora la principessa cominciò a piangere, e pianse sempre più forte, e non si poteva proprio consolare. E mentre così piangeva, qualcuno le gridò: “Che hai, principessa? Tu piangi da far pietà ai sassi.” Lei si guardò intorno, per vedere donde venisse la voce, e vide un ranocchio, che sporgeva dall’acqua la grossa testa deforme. “Ah, sei tu, vecchio ranocchio!” disse, “piango per la mia palla d’oro, che m’è caduta nella fonte.” 

Pasqua, filastrocche per bambini

Manca davvero poco all’arrivo della Pasqua e, grandi e piccini, sono ormai immersi nei preparativi. Un modo divertente per impegnare i bambini in questi giorni e per affidare loro un compito che li faccia sentire importanti e parte attiva nella preparazione della Pasqua può essere quello di fargli realizzare dei bigliettini di auguri per i commensali su cui scrivere una filastrocca.

Per questo, care mamme, ho pensato di proporvi qualche filastrocca allegra e divertente per facilitare, cosi, il compito ai vostri bambini!

Che cannonata (da Le Stagioni ed.Leonardo)

Il pasticcere con la cioccolata
ha fatto un uovo che è una cannonata!
Poi dentro c’ha messo un regalino
per far felice me che son piccino.

Il pulcino cosmico di Gianni Rodari

Manca solo una settimana all’arrivo della Pasqua e i preparativi per questa Santa festa sono, ormai, entrati nel vivo. Tra le attività più divertenti ed interessanti da svolgere insieme ai bambini c’è, senza dubbio, leggere e recitare poesie e filastrocche dedicate alla Pasqua.

Oggi, care mamme, voglio proporvi  un bel racconto di Gianni Rodari che i vostri bambini potranno trascrivere su graziosi bigliettini e regalare a tutti i commensali durante il pranzo pasquale.

Il pulcino cosmico

L’anno scorso a Pasqua, in casa del professor Tibolla, dall’uovo di cioccolata sapete cosa saltò fuori? Sorpresa: un pulcino cosmico, simile in tutto ai pulcini terrestri, ma con un berretto da capitano in testa e un’antenna della televisione sul berretto.
Il professore, la signora Luisa e i bambini fecero tutti insieme:
– Oh, e dopo questo oh non trovarono più parole.

Fiabe dei fratelli Grimm, Riccidoro e i tre orsi

La fiaba che vi presentiamo oggi è tratta dalla raccolta dei fratelli Grimm; si tratta di Riccidoro e i tre orsi, un classico della nostra infanzia che sono sicura vi farà piacere proporre ai vostri bambini.

C’erano una volta tre orsi, che vivevano in una casina nel bosco. C’era Babbo Orso grosso grosso, con una voce grossa grossa, c’era Mamma Orsa grossa la metà, con una voce grossa la metà e c’era un Orsetto piccolo piccolo con una voce piccola piccola. Una mattina i tre Orsi facevano colazione e Mamma Orsa disse:

La pappa è troppo calda, ora. Andiamo a fare una passeggiata nel bosco, mentre la pappa diventa fredda.

Cosi i tre Orsi andarono a fare una passeggiata nel bosco. Mentre erano via, arrivò una piccola bimba chiamata Riccidoro. Quando vide la casetta nel bosco, si domandò chi mai potesse vivere là dentro, e picchiò alla porta. Nessuno rispose, e la bimba picchiò ancora. Nessuno rispose: Riccidoro allora aprì la porta ed entrò. E là, nella piccola stanza, vide una tavola apparecchiata per tre. C’era una scodella grossa grossa, una scodella grossa la metà e una scodella piccola piccola. Riccidoro assaggiò la pappa della scodella grossa grossa:

Oh! E’ troppo calda! disse e assaggiò la pappa della scodella grossa la metà:
Oh! E’ troppo fredda! Poi assaggiò la pappa della scodella piccola piccola:
Oh ! Questa sì che va bene ! E se la mangiò tutta.

Fiabe per bambini, I tre anelli di Capuana

Scrittore, critico e giornalista italiano, Luigi Capuana è uno dei principali letterati italiani di fine 800 appartenente alla corrente letteraria del Verismo. Tra le tante opere di Capuana, troviamo numerosi scritti dedicati a ragazzi e bambini ed in particolare le fiabe. Scritte in modo semplice e caratterizzate da ritornelli e cadenze tipiche delle canzoncine, le fiabe di Capuana sono per lo più fiabe popolari che raccontano con passione la vita della gente della sua terra, la Sicilia.

Oggi, care mamme, voglio farvi conoscere una bella fiaba di Luigi Capuana che potete leggere ai vostri figli per stimolare la loro creatività e per favorire lo sviluppo del loro linguaggio.

I tre anelli

C’era una volta un sarto, che aveva tre figlie una piu’ bella dell’altra e gia’ in eta’ da marito, ma senza dote. Allora ando’ a trovare una vecchia fata, perche’ desse alle ragazze una certezza per il futuro. La vecchia rispose che sarebbero state loro stesse a sceglierselo e si tolse di tasca tre anelli: uno d’oro, uno d’argento e uno di ferro e li mise sul palmo della mano.

Filastrocche di Pasqua

Manca poco all’arrivo della Pasqua, una festa molto amata dai bambini. Un modo divertente per festeggiare questa importante ricorrenza, può essere quello di leggere e recitare delle filastrocche pasquali. Sono storielle in rima, allegre e simpatiche che i bambini possono leggere o imparare a memoria per conoscere, divertendosi, la Pasqua.

Oggi, care mamme, ecco a voi alcune filastrocche dedicate alla Pasqua che potete far recitare ai vostri bambini. E ricordate che le filastrocche allenano la memoria aiutano lo sviluppo del linguaggio del vostro bambino.

Il pulcino marziano di Gianni Rodari

Ho visto a Pasqua,
sbarcare
dall’uovo di cioccolato
un pulcino marziano,
di certo il comandante
di quell’uovo volante
di zucchero e cacao.
Con la zampina ha fatto: Ciao.
E il gatto per la sorpresa,
non ha neanche fatto: Miao.

Fiabe per bambini, una leggenda indiana

Mamma perchè i corvi sono neri? Se vostro figlio vi facesse questa domanda, voi cosa rispondereste? Per trarvi d’impaccio forse potreste provare a raccontare loro una storia: Perchè i corvi sono neri, leggenda dei nativi americani.

Nei giorni lontani, quando la terra e la gente su di essa erano state create da poco, tutti i corvi erano bianchi come la neve. In quei tempi antichi la gente non aveva ne cavalli, nè armi da fuoco, nè armi di ferro.

Tuttavia si procurava cibo a sufficienza per sopravvivere cacciando il bufalo. Ma cacciare i grossi bufali a piedi con armi che avevano punte in pietra era duro e pericoloso. I corvi rendevano le cose ancora più difficili per i cacciatori perchè erano amici dei bufali. Librati alti nell’aria, vedevano tutto quello che succedeva nella prateria. Ogni volta che notavano dei cacciatori avvicinarsi ad una mandria di bufali, volavano dai loro amici e, appollaiati tra le loro corna, davano l’allarme:

Una fiaba africana per bambini

Ricche di fascino e magia, le favole sono il riflesso del mondo che ci circonda e racchiudono la storia e le tradizioni di paesi e popoli diversi. Le fiabe africane, ad esempio, raccontano tutta la ricchezza di un mondo pieno di storia, cultura e tradizioni. I personaggi delle favole africane sono per lo più gli animali e le tribù del Continente Nero.

Oggi, care mamme, voglio farvi conoscere una deliziosa fiaba africana che ho scoperto qualche mese fa e che racconta la storia degli elefanti e spiega come mai sono animali cosi grandi.

Il grande elefante

Narra una leggenda africana che, all’origine del mondo, l’elefante aveva la statura degli altri animali, nonostante ciò era il più prepotente, voleva comandare su tutti ed essere servito e riverito come un re.

poesie, primvera

Filastrocche di primavera per bambini

L’arrivo della primavera è un’ottima occasione per festeggiare tutti insieme con canzoncine, storie e filastrocche. I colori, gli odori e i sapori della primavera hanno da sempre ispirato rime e versi e stuzzicato la fantasia e la creatività di grandi e piccini. Oggi, care mamme, voglio proporvi un paio di filastrocche dedicate proprio alla primavera che potete leggere e recitare insieme ai vostri bambini magari a piedi nudi su un bel prato fiorito.

Primavera (E.Severini)

La primavera mi piace davvero
perché mi vesto più leggero
gioco fuori, mangio gelati
faccio le corse in mezzo ai prati.
Vado a passeggio con mamma e papà
questa è la vera felicità!

Fiabe dei Fratelli Grimm, I musicanti di Brema

I Musicanti di Brema è una celebra fiaba tedesca raccolta dai Fratelli Grimm e narra la storia di quattro coraggiosi animali: un asino, un gallo, un gatto e un cane, partiti alla volta di Brema per diventare musicisti. Proprio a Brema sorge una statua in bronzo che ricorda la loro avventura.

C’era una volta un asino, che ormai era vecchio e stanco, e il suo padrone voleva disfarsene. L’asino capì le intenzioni del padrone e partì per Brema: voleva entrare nella banda e vivere facendo musica. Durante il suo cammino incontrò un cane, anche lui avanti con gli anni, e lo invitò ad andare con lui a Brema.

Cammina cammina, incontrarono un gatto, anche lui male in arnese, che ormai preferiva dormire vicino alla stufa anzichè cacciare i topi. “Vieni a Brema con noi a fare il musicante”, gli disse il cane e così i tre proseguirono insieme il viaggio, fino a che si imbatterono in un gallo che strillava a più non posso, perche’ volevano tagliargli la gola.

Filastrocche divertenti per bambini

Le filastrocche sono da sempre molo amate dai bambini di tutte le età. Semplici, divertenti e piacevoli da leggere, le filastrocche sono adatte ad ogni occasione e lette o recitate a memoria sono in grado di rallegrare grandi e piccini. Oggi, care mamme, ho scelto di proporvi alcune filastrocche che potete imparare e recitare insieme ai vostri bambini!

C’è una mamma bella, bella
partorisce in cielo e in terra;
partorisce un bel bambino
bianco, rosso e ricciolino.

Gli dà latte, gli dà pappa,
poi lo lava, poi lo fascia,
poi lo porta in un bel giardino:
Gesù vede l’uccellino…
L’uccellino vola via:
Corri, Giuseppe! Corri, Maria!

Fiabe celtiche per bambini

Le fiabe, ormai si sa, aiutano i bambini a crescere e a scoprire il mondo che li circondano. Alcune, ed in particolare le fiabe dal mondo, offrono ai bambini la possibilità di entrare in contatto con tradizioni e culture diverse. Le fiabe celtiche, ad esempio, narrano di antiche popolazioni dell’Europa centro-occidentale, i celti.

La Volpe e l’Oca

Una volpe aveva catturato una bella oca grassa che dormiva accanto a un specchio d’acqua.
Mentre l’oca starnazzava e fischiava, la volpe la schernì:
«Sì sì, schiamazza pure», disse la volpe, «ma se invece di essere io a tenere in bocca te, fossi tu a tenere me, cosa faresti?»
«Be’», disse l’oca, «è facile a dirsi. Congiungerei le mani, chiuderei gli occhi, reciterei una preghierina di ringraziamento e ti mangerei».
La volpe congiunse le mani, fece una faccia solenne, chiuse gli occhi e recitò la preghierina di ringraziamento.
Ma mentre lo faceva l’oca spalancò le ali e se la filò, allontanandosi sull’acqua.
«Ne farò una regola di vita», borbottò la volpe, leccandosi le labbra rimaste asciutte, «non pronùncerò mai più una preghiera di ringraziamento fino a che non avrò la preda nella pancia».