Alimentazione bambini: può essere influenzata dal grado di istruzione dei genitori?

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Che i genitori svolgano una funzione di grande rilevanza nella sana e corretta alimentazione dei propri bambini sia con una vigilanza costante che con il buon esempio che solo mamma e papà sanno dare è già assodato. I genitori prima di tutti devono quindi essere i protagonisti di sane abitudini alimentari, spronando ove possibile il bambino a dedicarsi ad una qualche attività fisica. Ma oltre questo si scopre oggi che ci sarebbe un altro fattore volto ad influenzare l’alimentazione dei bambini, il grado di istruzione dei propri genitori. Almeno secondo quanto afferma uno studio condotto presso l’Università di Saragozza (in Spagna) pubblicato successivamente sulla rivista Public Health Nutrition.

Protagonisti dello studio circa 15000 bambini di diversa nazionalità ( Germania, Ungaria, Belgio, Svezia, Cipro, Estonia,  Italia, Spagna ) di età compresa tra i 2 e i 9 anni. In particolare si è esaminato il possibile rapporto tra il livello di istruzione dei genitori ed il tipo di alimentazione dei propri figli. Ebbene il risultato della ricerca sembra parlare chiaro: sarebbe emerso che i figli dei genitori con un basso titolo di studio sarebbero soliti consumare poca frutta e poca verdura prediligendo invece cibi piuttosto grassi e zuccherati. Discorso inverso invece per i bambini di mamme e papà con un elevato grado di istruzione. Questi ultimi sarebbero contraddistinti da un’alimentazione più sana e variegata: tanta frutta e verdura ma anche cibi integrali, riso, pasta e pane.

Ma non finisce quì. Si è giunti alla conclusione che nelle famiglie meno benestanti e con un livello di istruzione basso la tendenza ad accumulare chili di troppo e problematiche legate al sovrappeso sarebbero maggiori ed in alcuni casi porterebbero addirittura all’obesità. Ecco perchè come affermano i ricercatori, sarebbe proprio questa la categoria di persone che andrebbe “istruita” a dovere sui principi di una corretta educazione alimentare a tavola.

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