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L’amico immaginario dei bambini

Vi è mai capitato di vedere vostro figlio parlare da solo rivolgendosi ad un invisibile compagno di giochi? Cosa molto frequente nei bimbi tra i 2 ed i 5 anni, anche se può prolungarsi fino ai 7-8, non si tratta di un fenomeno preoccupante ma del tanto misterioso amico immaginario. Esso non è altro che una creazione, peraltro positiva, dell’immaginazione dei bambini. Si tratta di un atteggiamento comune durante questa fascia di età e non temete, perchè per loro è solo un gioco. Esso rappresenta per i bambini quasi una presenza confortante, compare magicamente sia durante i giochi che poco prima della nanna.

bambino gioca

Preparare una festa per bambini di inizio anno scolastico

E’ ormai iniziata la scuola e specialmente i bambini delle prime classi si ritrovano con i nuovi compagni o comunque nuovamente catapultati nella trama delle amicizie e delle affinità caratteriali, ove non tutti sono capaci di socializzare al meglio e di sentirsi a proprio agio.

Organizzare una festa per il proprio bambino potrebbe essere un modo utile e simpatico per donargli dei momenti felici e per favorire la sua integrazione a scuola.

Cinemamme, al cinema con i piccoli

Tutte le mamme lo sanno: prendersi cura di un neonato vuol dire, il più delle volte, rinunciare alla propria vita sociale, soprattutto se si allatta al seno. Socializzare, però, per  le donne ed in particolare per le neomamme è molto importante: le aiuta a non sentirsi sole, ad uscire di casa, a rilassarsi, ad affrontare al meglio la maternità, etc.. E’ proprio in quest’ottica che si inserisce Cinemamme, l’iniziativa del Comune di Roma, rivolta ai neogenitori appassionati di cinema ed arrivata quest’anno alla sua terza edizione.

Il progetto, promosso dall’associazione Città delle Mamme, ha come scopo principale quello di promuovere la genitorialità e la socializzazione durante l’allattamento, offrendo a mamme e papà occasioni d’incontro.

Il bambino e l’amico immaginario

amico_immaginario

Il mondo dei bambini è da sempre sinonimo di magia, creatività e fantasia. Ed è in questo contesto che si inserisce perfettamente la figura del compagno immaginario. I bambini, infatti, già a partire dai due anni e mezzo di età, possono crearsi un amico immaginario come compagno di giochi. I bambini, spesso, iniziano la creazione del loro amichetto dando un nome ad una bambola o ad un pupazzo fino ad animarlo e donargli vita propria. I compagni immaginari, infatti, possono essere di due tipi: quelli che nascono, come detto, da un giocattolo che il bambino possiede, che non assume però la stessa funzione dell’oggetto transizionale, e quelli inventati di sana pianta. Tra questi i bambini preferiscono bimbi con poteri speciali, supereroi, animali parlanti e personaggi magici. L’amico immaginario può incarnare anche le caratteristiche di persone a cui il bambino è legato, come i genitori o i nonni, oppure dei ruoli che il bimbo non può assumere ma da cui è affascinato. Le caratteristiche del compagno immaginario, comunque, dipendono dalla creatività e dal vissuto personale di ogni bambino.