respirazione

Il singhiozzo è utile, almeno per i neonati

Il singhiozzo, comunemente ritenuto un inutile fastidio, potrebbe avere una sua specifica funzione. Questo riguarda soprattutto i bambini nei quali, d’altra parte, si verifica con maggiore frequenza che negli adulti. E’ proprio in base a questa osservazione e all’insorgenza del singhiozzo nel feto, già  a partire dall’ottava settimana di gravidanza, che alcuni ricercatori hanno ipotizzato che questo potrebbe avere, o potrebbe avere avuto, una specifica funzione nel corso dell’evoluzione della specie e per la sopravvivenza dell’uomo.

Separazione precoce da piccolo? Difficoltà respiratorie da grande

Secondo una ricerca italiana, condotta dall’Università San Raffaele e dall’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano in collaborazione con l’Istituto di Biologia e Neurobiologia cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, se da adulti si hanno difficoltà respiratorie o disturbi che le implicano (come i disturbi d’ansia e gli attacchi di panico) questo avviene perchè da bambini si sono vissute esperienze negative, come il distacco precoce dai genitori, che attivano una precisa risposta genetica che altrimenti rimarrebbe inutilizzata o sarebbe utilizzata in modo diverso.

Lo studio è stato condotto sia su un gruppo di gemelli che su un campione di topolini da laboratorio e si spera aiuti a comprendere l’origine psicobiologica dei disturbi ansiosi nell’uomo: secondo i ricercatori infatti la risposta respiratoria diventa abnorme in alcuni soggetti a causa dell’interazione tra il loro patrimonio genetico e condizioni ambientali avverse soprattutto se queste si “manifestano” durante la prima infanzia.

I corsi pre-parto: come e perché

corso-prepartoHai già deciso se frequentare un corso pre-parto? Con questo articolo spero di offrirti qualche elemento per decidere se ne vale la pena oppure no. La gravidanza è un momento particolare per ogni donna, ti sembra che nessuno riesca a capire fino in fondo quello che provi, i tuoi malesseri e le tue paure. Il corso pre-parto rappresenta un’occasione perfetta per ritrovarti tra donne e confrontarti su tutti i tuoi dubbi con persone che vivono la tua stessa condizione e con le quali puoi condividere esperienze più o meno belle.

Quando si aspetta il primo figlio si è all’oscuro di tutte le dinamiche legate alla gestazione e soprattutto al parto, che rappresenta un punto interrogativo enorme nella mente di tutte le donne che provano solo ad immaginare come possa avvenire. Puoi avere paura del dolore, ti chiedi se non proverai vergogna, hai mille domande che ti passano per la testa.

La fase espulsiva del parto

fase-espulsiva-partoOggi vi voglio parlare della fase finale del parto, la cosiddetta fase espulsiva. E’ il momento più coinvolgente del parto quello in cui tu dovrai essere più attiva e nel quale raccoglierai tutte le forze che nascondi dentro di te per far nascere il tuo bambino.

Il periodo espulsivo avviene dopo che la cervice uterina si trova nel momento di massima dilatazione, ovvero ha raggiunto i dieci centimetri ed il collo è completamente appianato. Questo momento succede appunto alla fase dilatativa e di solito, ma non è una regola, tra le due fase si crea un momento di stop in cui potrai riprendere fiato prima del rush finale. Subito dopo sentirai una fortissima pressione sul retto e avvertirai come un impellente stimolo di andare in bagno e quindi di spingere. A quel punto sarà il tuo corpo a dettare le regole del gioco, tutto avverrà nella maniera più naturale dovrai solo assecondare i messaggi che il tuo fisico ti lancia.

La fase espulsiva ha una durata che varia da un’ora-un’ora e mezzo nel caso si parli di un primo figlio a mezz’ora-un quarto d’ora nel caso si parli di parti successivi. Una variabile fondamentale è rappresentata anche dalla testa del bambino e dal suo peso, più il bimbo è piccolo più sarà facile spingerlo fuori.

Durante la fase espulsiva sfrutterai al massimo la tua muscolatura addominale per effettuare le spinte, sarai attiva e con tutta probabilità farai tutto da sola, perché solo tu sai qual’è il momento migliore.