fecondazione assistita

La procreazione assistita fa passi da gigante ma attente alla fertipausa

Secondo quanto emerso dal quindicesimo congresso mondiale dell’International Society of Gynecological Endocrinology, i problemi di fertilità e i successi della procreazione medicalmente assistita vanno di pari passo. Se è vero, infatti, che le coppie che non riescono ad avere figli sono in aumento è altrettanto vero che mentre nel 2005 solo una su dieci riusciva a coronare il proprio sogno oggi una su sei riesce ad avere un bambino.

Congelazione degli ovociti, formidabile opportunità

Qualcuno l’ha definito social freezing ma Pier Paolo Emanuele Setti, responsabile del dipartimento di ginecologia dell’Humanitas e professore aggiunto all’università di Yale, non condivide questa scelta che fa apparire come un vezzo modaiolo quella che rappresenterebbe invece una forma di prevenzione primaria dell’infertilità femminile, ovvero il congelamento degli ovociti.

Procreazione medicalmente assistita tra liste d’attesa e corruzione

E’ di appena qualche giorno fa la notizia dell’arresto del primario di ostetricia dell’ospedale Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, per avere incassato tangenti di 15-20 mila euro da coppie che chiedevano di scalare le liste d’attesa per la procreazione medicalmente assistita.

Ma come si è giunti a questo? Qual è la situazione italiana? L’evento accaduto in Veneto ci da l’opportunità per fare luce sulle liste d’attesa infinite e sul turismo procreativo come realtà anche interregionale.

Relazione sullo stato sanitario del paese, mamme sempre più “anziane” e meno aborti

Sono stati diffusi ieri, martedì 13 dicembre, i dati della Relazione sullo stato sanitario del paese 2009-2011 stilata dal Ministero della Salute e presentata dal professore Renato Balduzzi, attuale titolare del dicastero. Secondo quanto emerso dal documento, nel quale è stata posta particolare attenzione alla salute della donna e del neonato, se l’Italia non è un paese per donne (ne abbiamo discusso nei giorni scorsi) è sicuramente un paese di donne; con buona pace dei signori uomini, infatti, siamo oltre 31 milioni e rappresentiamo il 51 per cento della popolazione.

Gravidanza con la chemio e la sterilità: il caso di Alessandra

Fare un figlio nonostante la sterilità provocata dalla chemioterapia è possibile.

Alessandra l’ha fatto, grazie a un frammento di ovaia prelevato prima che lei iniziasse la terapia chemioterapeutica, che l’ha salvata da una grave forma di talassemia non più curabile per altre vie.

E’ rimasta incinta con una tecnica che può essere definita come autotrapianto ovarico, un’operazione che prevede un intervento preliminare e cioè il congelamento di una parte del tessuto ovarico (nel caso di Alessandra crioconservato per ben 8 anni) fino al momento della fecondazione artificiale.

In campo medico è stata davvero una vittoria: in Italia è il primo caso di fecondazione assistita di questo tipo (diverso per alcuni aspetti da quello precedente di Bologna, in cui non c’erano state le condizioni del prelevamento di tessuto follicolare nella donna che stava andando incontro a infertilità), importantissimo per il fatto di ridare una speranza di vita normale anche a persone che hanno già dovuto subire cure invasive in seguito a malattie molto pericolose e debilitanti.

Fecondazione eterologa, i figli hanno il diritto di conoscere la verità

Come sappiamo bene, la legge italiana nega, alle coppie che non riescono ad avere bambini, la possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa, ovvero la tecnica di fecondazione assistita in cui la gravidanza si ottiene attraverso l’utilizzo di un gamete, ovocita o spermatozoo, proveniente da una terza persona, un donatore estraneo alla coppia.

Crioconservazione degli ovociti: cos’è?

Ne abbiamo parlato all’inizio di quest’anno ma è bene rispolverare l’argomento visto che è recentissimo l’ultimo caso in Italia e ottobre sarà proprio il mese della prevenzione contro il cancro al seno: Alberta, una donna di 37 anni del bolognese, è incinta di tre mesi dopo aver sconfitto un tumore alla mammella ricorrendo alla crioconservazione degli ovociti e a una successiva fecondazione assistita. Sapendo di dover affrontare un ciclo di chemioterapie che l’avrebbero portata probabilmente a non essere fertile, Alberta non ci ha pensato due volte e nel 2008 ha congelato 4 ovociti, con la speranza di coronare il suo sogno di maternità dopo la battaglia contro il tumore.

Neonata in affidamento perchè i genitori sono troppo anziani

Sentenza choc di un giudice del Tribunale dei Minori di Torino: una neonata è stata dichiarata adottabile perchè i suoi genitori sono troppo anziani. Il padre ha  70 anni e la madre 57 e tempo fa si sono rivolti a una clinica all’estero per sottoporsi a fecondazione assistita che ha avuto esito positivo. Ma il tribunale non usa mezzi termini per definire quel concepimento come “il frutto di un’applicazione distorta delle enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica”.

Diventare papà e…papà: la storia di Claudio e Manlio

Quella che sto per raccontarvi è una storia molto interessante ma allo stesso tempo delicata e discussa. Mi ci sono imbattuta leggendo una rivista e ho scelto di condividerla con voi perchè mi ha colpito molto.

Per la legge italiana Claudio e Manlio sono due single come tanti, per loro e per le persone che gli vogliono bene sono una coppia a tutti gli effetti che si ama da 14 anni e che da pochi mesi si è sposata a Ginevra. Ma  non è finita qui, perchè Claudio e Manlio sono genitori di tre splendidi bambini: due gemelle di 4 anni e un bimbo di appena due mesi.

fecondazione assistita , scambio embrioni Hong Kong

Hong Kong, scambiati gli embrioni di due donne

scambio embrioni Hong Kong

Bambini scambiati alla nascita? Una paura che forse qualche mamma si porta dietro per averne letto sui romanzi,  per qualche film sull’argomento e, purtroppo, anche per alcuni episodi realmente accaduti (ricorderete forse il caso di Mazara del Vallo, nel 2000). Oggi succede dell’altro: ad essere scambiati, in una superclinica della fertilità  di Hong Kong, sono stati infatti non i bambini ma gli embrioni di due donne. 

Esiste un legame tra gravidanze indesiderate e i problemi di sviluppo del bambino

Desiderare tanto di avere un bambino. Purtroppo non è così per tutte le donne. Ci sono ragazze che restano incinta per errore e scelgono l’aborto oppure decidono comunque di portare a termine la gravidanza, consapevoli di farlo più per maturità che non per affetto. Non sono questi casi rari, anzi sono moltissimi: parliamo di almeno 100mila gravidanze annue.

Diventa mamma a 58 anni grazie alla fecondazione assistita

Ci sono storie che lasciano davvero senza parole e questa è una di quella. Una donna è diventata mamma a 58 anni grazie alla fecondazione assistita. Da un lato bisogna premiare il coraggio, perché mettere al mondo un figlio è un atto d’amore, ma soprattutto di fiducia verso il futuro, ma torna un interrogativo abbastanza noto: fino a che età è giusto poter avere figli?

intervista blogger ninacerca

Dal blog “E voi? Figli niente?”, intervista a NinaCerca

intervista blogger ninacerca

Per la prima intervista del ciclo dedicato alle mamme blogger, abbiamo scelto una blogger che mamma ancora non lo è. Una contraddizione? No, perchè anche se non stringe ancora il suo bambino tra le braccia, l’amore che ha già pronto per lui, la forza con cui lo desidera, il coraggio di non arrendersi, sono quelli di una mamma straordinaria. Il suo blog si chiama “E voi? Figli niente?” e lei è Nina, anzi, NinaCerca.

fecondazione assistita infertilità

Gran Bretagna: vinci un figlio alla lotteria

fecondazione assistita infertilità

Vincere un figlio alla lotteria? Succede, in Gran Bretagna. L’associazione “To Hatch” – nata per aiutare gli aspiranti genitori nella loro ricerca di un figlio – ha ottenuto dalla Gambling Commission di Londra (l’ente che autorizza i giochi d’azzardo) il permesso di promuovere una lotteria, la IVF Lottery,  che ha già suscitato molto scalpore.