controindicazioni al parto in acqua
Parto in casa: le regole che garantiscono la sicurezza

Lotus birth, rischi e controindicazioni

Si chiama lotus birth e si sta trasformando rapidamente nella moda del momento. Ma in che cosa consiste esattamente? In pratica si tratta del parto senza il taglio del cordone, una procedura sempre più richiesta e sempre più diffusa in diverse strutture sanitarie. Il nome deriva dal nome dell’infermiera statunitense che nel 1974 scelse questo tipo di procedura per il suo parto.

Parto in casa: le regole che garantiscono la sicurezza

Nel Lotus birth infatti il cordone non viene reciso subito e la placenta resta attaccata al neonato anche dopo la seconda fase del parto. Ma attenzione perché la Società Italiana di Neonatologia è nettamente contraria a questa procedura rischiosa e poco sicura. 

Parto in acqua, vantaggi svantaggi

Parto in acqua, vantaggi e svantaggi

Sono parecchie le donne che negli ultimi anni hanno scelto, per il proprio parto, quello in acqua. Si tratta, in sostanza, di dare alla luce il proprio bambino in apposite vasche o piscine create a tale scopo, di dimensioni adatte per consentire un travaglio ed un parto sereno e il più confortevole possibile. Si stima addirittura che una donna su 10 opti attualmente per tale tipologia di parto e che lo scelga sostanzialmente per favorire una nascita il più naturale e meno dolorosa possibile. Ma come al solito non sono tutte rose e fiori, ecco quali sono i pro ed i contro.

Parto in acqua, vantaggi svantaggi

nascere in acqua

Parto in acqua, come avviene e cosa si prova

nascere in acqua

Abbiamo parlato spesso del parto in acqua, del concetto di naturalità e di come la vasca crei una dimensione sia più soft per la donna e per il bambino. Nel nostro Paese, però, sono ancora pochissime le donne che scelgono, durante la fase espulsiva, questa tipologia di parto. Ricordiamo che l’acqua ha un effetto analgesico e le gravide in travaglio sono invitate a sfruttarne i benefici o con una bella doccia tiepida o con un bel bagno, al fine di rendere più sopportabili le doglie. Stare in acqua però durante l’espulsione è un’altra cosa e sicuramente non è per tutte.

Il parto in acqua: come e perché

parto-acquaQuante volte hai riflettuto sul momento del parto e hai pensato: non so cosa darei per affrontare un parto sereno e più naturale possibile. Diciamo che questo è il sogno di ogni mamma in attesa ma c’è da dire che qualora ce ne siano i presupposti il parto in acqua è ciò che più si avvicina ad esaudire questo tuo desiderio. Anche se non ancora molto diffusa in Italia, la pratica del parto in acqua è di riconosciuta validità e viene scelta sempre da un numero maggiore di donne.

Ma in cosa consiste il parto in acqua e quali sono i suoi vantaggi?

Il parto in acqua si svolge in una vasca di vetroresina (materiale altamente igienizzabile) dalle dimensioni standard di 2 x 1,5 metri con una profondità di 80 centimetri. La temperatura dell’acqua è la stessa con la quale si fa il bagnetto ai neonati, 37 gradi, temperatura che viene mantenuta costante durante l’intera fase del travaglio e dell’espulsione. Ovviamente per mantenere pulita l’acqua è necessario che la vasca abbia un meccanismo che le permetta di ricambiare continuamente il liquido per eliminare le sostanze organiche che possono essere perse durante tutti i momenti del parto.