Storm, il bambino senza sesso

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Storm ha quattro mesi, capelli biondi e occhi azzurri e nessuno sa se è maschio o femmina tranne i suoi genitori, l’ostetrica che lo ha aiutato a venire in questo strano mondo e un amico di famiglia. Si avete capito bene. Qui non stiamo parlando di un caso di ermafroditismo, perchè Storm un sesso ce l’ha ed anche ben definito ma i suoi genitori, una coppia canadese, hanno deciso di non rivelarlo a nessuno perchè cresca libero/a da condizionamenti e slegato/a da stereotipi di genere.

Se nessuno conosce il suo sesso, frasi come: “I maschi non piangono”, “Le femmine non giocano con il fucile” e così via non faranno del repertorio di chi si relaziona con Storm e non lo/la indirizzeranno verso modelli comportamentali preconfezionati. Nelle intenzioni dei genitori, il piccolo dovrebbe così sentirsi libero di scegliere se giocare con le bambole o con il pallone, se indossare gonne o pantaloni, se portare i capelli lunghi o corti.

La coppia aveva già tentato “l’esperimento” con i figli più grandi, di cinque e due anni, ma aveva commesso “l’errore” di rivelarne il sesso ad amici e parenti esponendoli ad inevitabili condizionamenti; adesso quindi ci riprova tenendo blindato il sesso dell’ultimo nato.

L’iniziativa ha suscitato un vespaio di polemiche e preoccupazione da parte degli esperti ma non vi nascondo che, a parte la pena che provo per questi poveri figli ridotti a cavie da laboratorio, la cosa mi fa un po’ sorridere: come pensano di vestire il piccolo fintanto che non sarà lui, o lei, a poter scegliere? Qualunque cosa faranno, non sarà un condizionamento? Se è un maschio gli metteranno la gonna e lo faranno giocare con le bambole apposta? O non gli daranno nessun gioco aspettando che sia lui/lei ad esprimere una preferenza? Gli taglieranno i capelli o glieli lasceranno crescere?

E quanto dovrebbe andare avanti secondo loro questa storia? Non lo manderanno alla scuola materna perchè nessuna bambinaia impicciona gli cambi il pannolino? Ragazze scusate, con tutto il rispetto, mi sembra una tale stupidata. Mentre io vado in crisi per decidere se devo ancora mettergli la maglietta intima, se posso dargli gli spaghetti, se devo fargli vedere o no i cartoni di Ben Ten ci sono genitori che si massacrano allegramente l’esistenza per tenere nascosto al mondo il sesso del loro figlio e vedere che succede.

Roba da matti!

[Fonte]

4 commenti su “Storm, il bambino senza sesso”

  1. bhè…l’idea di per se non è male…hanno parlato di quest’esperimento tempo fa..ma solo per quel che riguarda bullismo e rabbia…era un qualcosa giusto per vedere se i bambini trattati in modo neutrali sviluppavano maggior autocontrollo degli altri (parlo di bambini nel senso di maschietti) e quindi se ci sarebbero stati meno casi di bullismo..

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  2. Ciao Ilaria! Trattare i bambini in modo neutrale e non propinargli stereotipi quali, i maschi non piangono e le femminucce non giocano con le pistole, piuttosto che: il maschio è aggressivo e la femmina remissiva, è senz’altro una buona cosa e tutti noi dovremmo impegnarci per impartire ai nostri figli questo tipo di educazione. Su questo sono d’accordo. Sinceramente però mi sembra folle arrivare a tacere sul sesso del bambino credendo così di metterlo al riparo da condizionamenti. E’ già questo un condizionamento ed anche grave. Cosa pensano di fare? Praticamente come si svolgerà la vita di questo bambino o bambina? Perchè non lo/la lasciano crescere tranquillo/a dentro i suoi calzini azzurri o rosa limitandosi ad impartirgli un’educazione libera e aperta? Ma questa è solo la mia opinione. Io non vedo un senso in questa cosa…poi non so! ; )

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  3. secondo me..se la maggior parte di persone su questo pianeta non etichettassero altre e accettassero anche le differenze senza alcun ma..questi genitori non si inventerebbero ste cazzate..xkè la loro morale è buona ma tutto il resto no

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