La storia di Brooke Greenberg, la bambina che non è mai cresciuta

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Qualcuna ha visto il curioso caso di Benjamin Button, il film con Brad Pitt? Quando ho letto la storia di Brooke Greenberg ho subito pensato a questa assurda pellicola. Nella vita, però, le cose assurde sono tantissime e spesso la realtà ci bagna letteralmente il naso in fantasia. Brooke Greenberg è morta qualche giorno fa ed era affetta da una sindrome, praticamente sconosciuta, che non le permetteva di invecchiare. Ha chiuso gli occhi a 20 anni, ma fisicamente sembrava una bambina.

Nessuno credeva che la sua vita sarebbe durata così a lungo, eppure lei per ben 20 anni si è divisa tra le coccole di mamma e il seggiolone. Il suo fisico non è mai cresciuto, solo le unghie e i capelli. Secondo gli esperti, la causa poteva essere una mutazione genetica che ha coinvolto il gene che spegne la capacità di crescere. Non c’è mai stato un reale riscontro a questa tesi. Ora il suo Dna è allo studio, perché l’eterna giovinezza può essere d’aiuto per creare delle terapie control le malattie degenerative, come il Parkinson.

Per capire meglio, la realtà di Brooke, vi posso dire – dopo aver letto la sua storia sul Corriere, che si è fermata a 4 anni. È morta pesando 7 chili e con un’altezza che non raggiungeva il metro: 76 cm. La madre Melanie ha raccontato:

La crescita di Brooke è sempre stata strana sin da quando ero incinta un mese cresceva, poi si fermava, poi recuperava. È nata pretermine di un mese, pesava 1,8 chili, ma era nella norma. Negli anni successivi la bambina è stata colpita da una serie di emergenze mediche: ebbe sette ulcere gastriche perforate e attacchi di convulsioni. A cinque anni le fu diagnosticata una massa cerebrale che la portò in coma per due settimane, ma al risveglio della piccola la massa, che si sospettava fosse un tumore cerebrale, scomparve.

 

Photo Credit | ThinkStock

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