Sindrome del bambino scosso, le regole da seguire

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Non scuoterlo mai!”: è questo l’ammonimento della Fondazione Terre des Hommes in collaborazione con un network di eccellenze ospedaliere che ha lanciato la prima nazionale di sensibilizzazione sulla “Shaken Baby Syndrome” nota anche come “Sindrome del bambino scosso”. 

pianto

Lo scuotimento del bambino rappresentano una forma di maltrattamento che può avere esiti drammatici e che non è nemmeno possibile poter concretamente quantificare. 

In ogni caso si ritiene che potrebbe trattarsi di 3 casi ogni 10.000 bambini di meno di 1 anno ed ecco in occasione della campagna di sensibilizzazione arriva anche il decalogo per fronteggiare la sindrome dello scuotimento: 

Dagli esperti arriva anche un decalogo:

1) Cos’è la “Shaken Baby Syndrome”? Il bambino viene scosso violentemente per reazione al suo pianto inconsolabile con  conseguente trauma sull’encefalo e danni neurologici. Nei primi mesi di vita i muscoli cervicali del collo sono ancora molto debole e non riescono neppure a sostenere la testa. Se scosso con forza il cervello si muove liberamente all’interno del cranio e provaoca ecchimosi, gonfiore e sanguinamento dei tessuti.

2) A che età si manifesta il picco di incidenza? Tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita.

3)Quali sono i fattori scatenanti? Scuotere il bambino è già che altro la risposta al “inconsolabile”. Un comportamento del genere si manifesta soprattutto nelle famiglie mono-genitoriale, con età materna inferiore ai 18 anni, con basso livello di istruzione, uso di alcool o sostanze stupefacenti, disoccupazione, episodi di violenza in ambito familiare, ma anche disagio sociale

4) Quando e perché scuotere un bambino diventa pericoloso? Secondo le testimonianze il bambino viene scosso energicamente circa 3-4 volte al secondo per 4-20 secondi

5) Quali sono i principali segnali di pericolo? Vomito, inappetenza, difficoltà di suzione o deglutizione, irritabilità, letargia, assenza di sorrisi o di vocalizzi, rigidità o cattiva postura, difficoltà respiratorie, aumento della circonferenza cranica disarmonico rispetto a peso e altezza, difficile controllo del capo, frequenti e lamentosi pianti, ma nei casi più gravi, si registrano anche convulsioni e alterazioni della coscienza, fino all’arresto cardiorespiratorio

6) Quali danni può provocare lo scuotimento violento? I danni si possono manifestare nei primi mesi di vita da un punto vista motorio e nel linguaggio causando anche disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, della memoria e del linguaggio, disabilità fisiche, danni alla vista o cecità, disabilità uditive, paralisi cerebrale, epilessia, ritardo psicomotorio e ritardo mentale.

7) Possono esserci conseguenze anche psicologiche? Ovviamente possono esserci danni a livello comportamentale.

8)La Shaken Baby Syndrome può essere causa di morte? Può portare anche al coma o alla morte fino in 1/4 dei casi diagnosticati.

9)Quali comportamenti i genitori dovrebbero assolutamente evitare? Mai e poi poi scuotere il bambino per calmarlo. Se il pianto non si ferma e diventa esasperante, meglio lasciare il bambino in un luogo sicuro e allontanarsi finché non si trova un equilibrio o chiedere aiuto ad altri membri della famiglia.

10) Com’è possibile prevenire? Meglio seguire corsi di formazione e un piano di sostegno/intervento di sollievo per i genitori in difficoltà.

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photo credits |thinkstock

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