Allarme pedofilia online: siti in aumento del 47%

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La cosa che più spaventa i genitori forse è la pedofilia. Ci sono tanti pericoli là fuori, ma questo resta davvero un’angoscia tremenda per chi ha figli. Il timore che qualcuno li possa avvicinare, fargli del male è tale che la tentazione è quella di tenerli lontani da tutto e tutti. Razionalmente sappiamo che non serve a nulla e che purtroppo le strade non solo l’unico luogo insicuro. Lo è anche Internet, ed entra nelle nostre case senza chiedere permesso.

Secondo l’Osservatorio internazionale di Telefono Arcobaleno, la pedopornografia è in continuo aumento.  I siti pedopornografici registrano un più 47% nei primi nove mesi del 2011, con pedofili che, sul web, si mostrano sempre più evoluti. È davvero un dato allarmante, che testimonia quanto internet possa essere una piazza estremamente pericolosa, se non si prendono le dovute precauzioni.

Da gennaio a settembre, Telefono Arcobaleno ha individuato e segnalato più di 54mila siti, arrivando a superare il totale segnalato nell’intero anno precedente. I siti dedicati alla pedofilia sono soprattutto europei e la maggior parte sono domini dei Paesi Bassi (35%). La cosa assurda che chi usufruisce di questi servi sono pedofili, definiti tecnologicamente avanzati, perché hanno strumenti tecnologici a loro disposizione di ultimissima generazione, come gli smartphone. Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, ha commentato:

Queste prime informazioni ricavate dall’analisi dei file di log di un singolo sito evidenziano le potenzialità di tali tecniche e l’impulso che potrebbero dare alla ricerca criminologica e all’attività investigativa in materia di pedofilia.

Ma come accedono a questi siti? Nella maggior parte delle volte, ha registrato l’Osservatorio, la chiave di accesso sono le Discussion Board, siti di discussione utilizzati dal pedobusiness. In queste stanze (chiamiamole così per capirci) le persone possono promuovere l’accesso a siti pedofili a pagamento o divulgare materiali gratuiti. Sono luoghi davvero orribili, ma forse così come la pedofilia ha trovato il modo di viaggiare su internet, potrebbe essere proprio internet ad aiutare gli esperti a controllare il fenomeno.

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