Giuliana Laurita - Mamma in corriera

Hai voluto la carrozzina? Intervista a Giuliana Laurita

Giuliana Laurita - Mamma in corriera

Dopo aver letto Hai voluto la carrozzina? ho scoperto che avevo letto molti dei blog delle autrici del libro. Una di quelle che mi aveva incuriosito di più è Giuliana Laurita, alias Mamma in corriera. L’ho rintracciata e le ho chiesto se voleva raccontarmi qualcosa del libro e dell’esperienza condivisa con le altre blogger. Una parte dell’intervista la trovate su Libri e Bit. Qui di seguito, invece, trovate quella dedicata a voi lettrici di Tuttomamma.

Tuttomamma: Come vi siete incontrate?
GL: Ci siamo conosciute attraverso i nostri blog. Alcune di noi si conoscevano già personalmente, ma per lo più ci siamo abbracciate per la prima volta l’anno scorso, quando abbiamo giocato insieme a fare le autrici di teatro.

Non riesco a restare incinta e se fosse “colpa” del papà?

Il bambino tanto desiderato non è ancora una realtà? Purtroppo mettere in cantiere un pupo è davvero molto complicato per numerose coppie. Le donne, tra l’altro, ne fanno una malattia. C’è un momento della vita in cui l’orologio biologico impazzisce e la voglia di diventare mamma è così forte, da monopolizzare ogni fantasia e ogni desiderio. E subentra poi il senso di colpa, per non essere in grado di realizzare questo sogno.

Ospedale Campo di Marte a Lucca, si conferma “amico dei bambini”

Buone, anzi buonissime, notizie per le future mamme che vivono a Lucca e dintorni e si apprestano a dare alla luce un bimbo presso l’Ospedale Campo di Marte. La struttura sanitaria toscana si conferma infatti “Ospedale Amico dei Bambini”, riconoscimento assegnatogli dall’Unicef già nel 2008 per avere seguito i “dieci passi” redatti dall’Unicef e dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) per la promozione dell’allattamento al seno.

interpretare disegni bambini

I disegni dei bambini ci parlano di loro

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In quanti modi i nostri bambini comunicano con noi? Molti più di quelli che immaginiamo. Finché sono neonati, dobbiamo imparare a conoscerli interpretando i loro segnali non verbali: il pianto, le espressioni del volto, il linguaggio del corpo. Poi i bimbi crescono e imparano a parlare, ed in un certo senso tutto diventa più semplice. Eppure, spesso non basta la parola per esprimere le emozioni più profonde (del resto, non basta neanche agli adulti!) e allora possiamo provare a comprendere qualcosa di più del loro mondo interiore osservando i loro disegni.

Uccidere per amore, ma per amore di chi?

Ci sono sentimenti universalmente validi, cose che non variano da paese a paese, nè da cultura a cultura; una sorta di capisaldi della nostra esistenza, attorno ai quali organizziamo la nostra vita, dalla nascita alla morte, dal singolo, alla famiglia, alle istituzioni.

Tra queste cose possiamo certamente annoverare il considerare ingiusto l’omicidio, il furto, la violenza. Tra le massime certezze poi c’è l’amore incondizionato tra madre e figlio.

Eppure ci sono casi in cui questi capisaldi vengono contraddetti, trasgrediti, spazzati via da gesti folli o forse troppo lucidi per essere compresi appieno. Difficile giudicare.

Proposta choc: una Barbie calva per affrontare il tumore

Stavolta care mamme, ho bisogno di voi, per formularmi un’opinione. La notizia che più mi ha colpito questa settimana è quella della Barbie calva. Ne avete sentito parlare? Un gruppo di consumatori americani sta cercando di convincere la Mattel, l’azienda che produce la bambola, affinché confezioni un modello di Barbie senza capelli, per le bambine malate di tumore.

Ricette per bambini di Cotto e Mangiato: Bocconcini di vitello alla Coca-Cola

Il piatto che vi propongo oggi nasce dalla curiosità di sperimentare con voi cose nuove. È forse la ricetta più adatta ai bambini di Cotto e Mangiato e sono i Bocconcini di vitello alla Coco-Cola. Partiamo dal presupposto che nel cuocere la carne si utilizzano molti condimenti diversi, dalla birra al vino, dal Cognac al succo d’arancia. La Coca dovrebbe conferire un sapore dolciastro e poi se ne mette davvero pochissima. Ciò che conta è l’effetto che avrà sui vostri piccoli.

I bambini capiscono la loro mamma anche se parla una lingua sconosciuta

I nostri figli ci capiscono anche se parliamo loro una lingua sconosciuta. Sarebbe infatti il tono con cui pronunciamo le parole ad incidere sulla loro capacità di comprensione di ciò che diciamo e non la lingua in cui lo pronunciamo.

A dimostrarlo è uno studio condotto presso la Scuola universitaria di Psicologia dell’Università di Cardiff (in Gran Bretagna) e pubblicato sulla rivista scientifica Cognitive Development. La studio è stato coordinato dalla dottoressa Merideth Gattis ed ha coinvolto un campione di bambini di un anno di età e le loro rispettive mamme.

Il biberon rende i bambini più calmi, rispetto l’allattamento al seno

Il bambino è nervoso? Forse è stato allattato al seno. Sono molti gli studi che invitano le mamme all’allattamento naturale, considerato il miglior nutrimento. Quando però ho letto la nuova ricerca della Medical Research Council Epidemiology Unit di Cambridge (Regno Unito) sono rimasta molto colpita, perché gli esperti sostengono che il latte materno possa rendere il piccolo irritabile.

Per stimolare l’appetito dei bambini bastano sei colori

Molti genitori fanno una grande fatica a convincere i propri figli a finire tutto quello che hanno nel piatto e, più in generale, i capricci a tavola sono piuttosto comuni più o meno in tutte le famiglie. E’ frequente infatti che il bimbo rifiuti alcuni tipi di cibo, verdure e frutta in primo luogo.

Per superare questa spiacevole situazione però sembra che il modo ci sia: basterebbe presentare i piatti in maniera adeguata, in modo cioè che incontrino il gusto del bambino anche dal punto di vista estetico.

Scoprire il sesso del bambino con un facile esame del sangue può aumentare (in alcuni Paesi) il pericolo “aborto selettivo”?

Come scegliere il corredino, rosa o blu? E la cameretta? Sono molti i genitori che desiderano sapere il sesso del loro bimbo in arrivo, per organizzare il benvenuto e poi perché è bello fantasticare su questo “esserino” che, miracolosamente, cresce dentro di noi. Inoltre, è molto più comodo, per avere tempo, per scegliere il nome giusto. Non è ovviamente per tutti così.

Donna forte? Figlie femmine!

Ho già avuto modo di dirvi quanto i risultati di talune ricerche scientifiche mi lascino basita. Quello che forse non vi ho ancora detto è che, secondo me, se i soldi spesi per alcuni studi venissero destinati altrimenti, ad esempio per finanziare la ricerca sul cancro o sulle malattie genetiche, l’umanità avrebbe già fatto passi da gigante e molte persone beneficierebbero sul serio degli sforzi di coloro che, che un termine forse un po’ desueto, chiamiamo scienziati.

“Non sapevo di essere incinta”, storie incredibili su Real Time

Rimanere incinta senza saperlo, trascorrere in maniera inconsapevole i nove mesi di gravidanza, arrivare al travaglio senza rendersi conto di quello che sta succedendo e infine partorire inaspettatamente: non è il film di un regista particolarmente fantasioso, ma la realtà, almeno stando al programma in onda su Real Time: “Non sapevo di essere incinta”.

Chi deve insegnare l’educazione e il rispetto ai bambini: i genitori o gli insegnanti?

Genitori vs insegnanti. Chi deve educare i bambini? Diciamo pure che esistono due fazioni: da una parte abbiamo coloro che considerano la scuola come tempio del sapere e che alle maestre spetti il compito di insegnare non solo a leggere e a scrivere, ma anche l’educazione. Dall’altra parte, invece, c’è chi è convinto che l’educazione vada appresa in casa. I bambini purtroppo vivono le loro giornate in una sorta di terra di mezzo, perché ogni famiglia ha le sue abitudini e queste due ipotetiche fazioni non si sono ancora accordate.