Gomme da masticare ai bambini: fanno male?

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Gomme da masticare ai bambini: fanno male?

Diciamo la verità: un po’ tutti, da bambini ci siamo divertiti a masticare chewingum ed a fare i relativi palloncini gonfiandoli fino a farceli scoppiare sul viso. Uno dei passatempi legati all’infanzia che accomuna un po’ tutti. Le gomme da masticare, apparentemente innocue, in realtà nascondo dietro una serie di controindicazioni che ne causano la condanna senza appello da parte di dentisti e nutrizionisti. Non importa che siano senza zucchero: le gomme da masticare vanno evitate, specie nel caso dei bambini molto piccoli. Certo è che si rivelano come delle piccole tentazioni irresistibili: con i loro colori accesi ed accattivanti, il loro aspetto allettante, il loro gusto unico, questi piccoli mattoncini dalle forme, dimensioni e consistenze tanto diverse non fanno altro che invogliare all’assaggio.

 

Il primo motivo per cui bisognerebbe evitarle, così come caramelle, confetti, lecca lecca e tutti gli altri dolcetti del genere, sta nel contenuto eccessivo di zucchero, che a lungo andare risulta essere la principale causa della formazione delle carie. Non solo: contengono spesso al loro interno delle sostanze, come ad esempio degli olii essenziali, dei dolcificanti ed ancora i coloranti responsabili delle tonalità che tanto ci attirano, che causano una serie di problemi: effetto lassativo e allergie in primis.

Per la loro natura è chiaro che si debba evitare di darle ai bambini molto piccoli, ovvero sotto i 5 anni di età, i quali potrebbero inavvertitamente ingoiarle.  Nel caso dei più grandicelli, dopo avere letto attentamente la composizione sulla confezione e cercando dunque di preferire quelle prive di additivi chimici e zucchero, se ne potrebbe concedere loro qualcuna, ma mai durante le ore serali. Ovviamente masticare in continuazione non fa bene, specie nei bambini piccoli nei quali l’articolazione temporo-mandibolare, sollecitata continuamente per via del chewingum, ancora in fase di sviluppo, potrebbe risentirne.

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Photo Credit | Thinkstock

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