Fiabe contemporanee, specchio del mondo che cambia

Spread the love

Tutti i bambini hanno diritto di riconoscersi in una fiaba e le fiabe hanno il dovere di rispecchiare le poliedriche vicende dell’umanità e mutare con loro. E lo assolvono. Accanto alle intramontabili fiabe classiche, quelle recano un messaggio universale che attraversa il tempo e le culture, stanno, infatti, facendosi strada le fiabe contemporanee; nuove storie in cui insieme a fate, folletti, gnomi e animali fanno la propria comparsa i temi dell’interculturalità, della bioetica, della disabilità, delle nuove forme di genitorialità.

Fiabe i cui protagonisti sono bimbi intelligentissimi ma che non parlano, che hanno due mamme o due papà, che provengono da paesi esotici e vivono avventure metropolitane nelle nostre grandi città, animali che adottano cuccioli di un’altra specie. Storie, insomma, che abbracciano una diversità che si appresta a non essere più tale.

A rispondere a quella che sembra una nuova esigenza della popolazione di lettori giovanissimi sono case editrici di “nicchia” che operano soprattutto sul web: Lo Stampatello, Mammeonline e Uovonero che pubblica favole per bambini autistici, con difficoltà di lettura, dislessici.

Storie che rispondono anche all’esigenza degli adulti di spiegare ai più piccoli un mondo sempre più complesso con parole semplici e attraverso il ricorso al simbolico del quale le favole sono pregne e nel quale risiede, in gran parte, la loro ragion d’essere. A spiegarlo sono Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo, madri omosessuali di quattro bambini, che hanno fondato la piccola casa editrice Lo stampatello, per spiegare ai loro figli come sono venuti al mondo:

Il nostro primo libro è nato da un’esigenza personale, raccontare ai nostri figli come sono nati. In realtà avevamo già un contratto con una casa editrice famosa, ma a pochi mesi dalla pubblicazione ci hanno detto che l’argomento era troppo “forte”. Così abbiamo deciso di fare da sole e l’interesse c’è, siamo presenti in diverse librerie in tutta Italia, abbiamo illustratori bravi, come Altan, o Desideria Guicciardini. La verità è che oggi le favole non rappresentano il mondo delle nuove famiglie, mentre i bambini, hanno bisogno di vedersi rappresentati in una storia, seppure fatta di pinguini, gatte, ippopotami

Storie dei nostri giorni, forse destinate un giorno, ad entrare anch’esse nell’immaginario collettivo.

[Fonte]

Lascia un commento