I disturbi dell’apprendimento, definizione

Spread the love

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) rappresentano una categoria eterogenea di disturbi che si manifestano in età scolare e riguardano esclusivamente l’acquisizione delle abilità scolastiche (lettura, calcolo, scrittura). La diagnosi di disturbo dell’apprendimento viene posta infatti quando i risultati ottenuti dal bambino in test standardizzati di calcolo, lettura ed espressione scritta sono significamente inferiori a quanto ci si attende in base alla sua età, intelligenza e livello di istruzione.

In altre parole, il disturbo riguarda una o più delle aree su-indicate ma il bambino non presenta alcun deficit intellettivo anche se le difficoltà di apprendimento interferiscono non solo con il rendimento scolastico ma anche con tutte le attività quotidiane che richiedono abilità di calcolo, lettura ed espressione scritta. Più precisamente, nel gruppo dei disturbi specifici dell’apprendimento rientrano:

  • Dislessia (difficoltà di lettura)
  • Disgrafia (difficoltà di esecuzione della scrittura)
  • Discacalculia (disturbi nell’apprendimento dei calcoli e del sistema numerico)
  • Disortografia (difficoltà della trasposizione del linguaggio parlato in linguaggio scritto)

accomunati dalle seguenti caratteristiche:

  • Compromissione significativa e persistente della funzione interessata
  • Capacità intellettive nella norma
  • Assenza di deficit sensoriali
  • Assenza di danno neurologico
  • Assenza di disturbi relazionali (primari)
  • Presenza di normali opportunità educative
  • Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi
  • Prevalenza accentuata nei maschi
  • Consistente associazione tra i diversi DSA
  • Eterogeneità dei quadri funzionali
  • Eterogeneità dei profili di sviluppo

Secondo alcune stime i disturbi dell’apprendimento riguardano all’incirca il 20-30% della popolazione scolastica ma in realtà solo nell’1% dei casi si può parlare di disturbo specifico dell’apprendimento primario, ossia non conseguente a svantaggio socio-culturale, disturbi neuromotori, ritardo mentale. Esiste poi un buon 10% in cui il disturbo rappresenta un semplice ritardo nell’acquisizione delle abilità di lettura e scrittura e si risolve benignamente entro la fine del ciclo elementare.

Il bambino affetto da un disturbo specifico dell’apprendimento potrebbe sviluppare difficoltà relazionali e maturare una scarsa autostima a seguito delle frustrazioni cui può andare incontro soprattutto se la sua condizione non viene compresa (e diagnosticata) e le sue difficoltà vengono attribuite a carenze personali (svogliatezza, disattenzione e così via).

5 commenti su “I disturbi dell’apprendimento, definizione”

Lascia un commento