Desperate Debra, il nuovo simulatore per cesarei d’emergenza

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Il cesareo è sempre più utilizzato, nonostante le indicazioni dell’Oms siano quelle di ridurre questo tipo di intervento solo esclusivamente ai casi di emergenza. Spesso, infatti, ci dimentichiamo che il taglio cesareo non è una tecnica per saltare il parto naturale, ma un vero e proprio intervento con tanto di limiti ed eventuali complicazioni. In Inghilterra è stato creato un simulatore di cesareo d’emergenza, proprio per allenare i medici.

Si chiama ‘Desperate Debra‘ ed è a disposizione del Servizio sanitario britannico. È studiato come una sorta di pancione, con tanto di bimbo al suo interno. È in silicone e plastica (c’è anche un po’ di metallo per evitare la corrosione legata al sangue sintetico e al lubrificante, utilizzati per l’allattamento), quindi l’effetto è quello di un corpo umano e, tra l’altro, imita il comportamento biologico della gestante in fase avanzata della gravidanza. In questo simulatore, il bimbo resta incastrato nel bacino della mamma e i dottori, ovviamente, devono agire d’urgenza affinché il piccolo e la madre stessa siano non siano in pericolo di vita. Andrew Shennan, docente di ostetricia alla Bbc online, hanno dichiarato:

 I cesarei d’emergenza possono essere impegnativi e rischiosi. Sono un problema specie durante la notte, quando i medici con un’esperienza specifica potrebbero non essere disponibili. Dunque utilizzare Desperate Debra per aiutare i medici a formarsi e a imparare ad affrontare questa emergenza, dovrebbe ridurre il rischio di gravi complicazioni per il bambino e la madre.

C’è però di più, perché questo nuovo strumento, che sarà utilizzato per la prima volta al Guy e St Thomas’ Nhs Foundation Trust, permette al medico di imparare a gestire lo stress. Non è, infatti, facile operare in situazioni d’emergenza, senza perdere il controllo e con estrema lucidità. Il simulatore permette, infatti, di capire come affrontare un parto difficile e rischioso, ma al tempo stesso aiutare il dottore a provare le proprie forze.

Photo Credit| ThinkStock

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