Cosa fare se il bambino non dorme la notte

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I bambini che non dormono sono un incubo per tutta la famiglia. Un neonato che non riposa è sinonimo di un’intera famiglia che non riposa. Purtroppo ci sono piccolini insonni che fin dai primi mesi dimostrano ad avere un brutto rapporto con la nanna. Quante volte avrete sentito le altre mamme esordire con frasi, davvero sgradevoli, come “il mio non salta una notte”, “con il latte artificiale tira mattina che non se ne accorge”, “ma lo allatti tu? E allora è per quello”, ecc.

Tutte storie, tutte frasi anche offensive, perché avere un bimbo che non riposa non vuol dire essere un genitore incapace ma semplicemente avere un cucciolo un po’ più faticoso. Come comportarsi? Prima di tutto bisogna capire se esistono delle cause esterne (ha caldo, freddo, fame), facilmente risolvibile. L’altra cosa è capire se ha un disagio che gli impedisce di riposare: non sta bene, sta mettendo i denti, ha avuto un incubo, ha le coliche.

Accertato che tutto è perfetto, bisogna armarsi di santa pazienza e pensare che l’incapacità di riposare, di staccarsi dai genitori (detta anche ansia da separazione) è spesso un sintomo dell’immaturità del bimbo, che deve imparare a dormire. Quello che potete fare, secondo gli esperti, è cercare di dargli un ritmo regolare, magari impostando una sorte di routine (pappa, bagno, nanna). Il piccolo dovrebbe addormentarsi da solo nel suo lettino.

Un’altra cosa importante è non accorrere tutte le volte che chiama, ma attendere che si riaddormenti da solo. Se non lo fa, andate da lui e porgetegli il ciuccio. Bisogna evitare di tenerlo in braccio o intrattenerlo troppo, perché se associa il meccanismo di causa effetto ci saranno notti durissime. Si va poi per tentativi e soprattutto per sopravvivenza. È facile dire: fallo dormire in camera sua se il mattino dopo non si deve andare a lavorare o non si hanno impegni…

Photo credit | Thinkstock

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