Preeclampsia, a causarla sarebbe una battaglia tra utero e placenta

Secondo uno studio condotto presso L’Università di Yale la preeclampsia sarebbe causata da una guerra tra utero e placenta che cercano, l’uno di contenere le dimensioni del bimbo, l’altra di aumentarle. Più precisamente, secondo gli autori, lo sviluppo di questo pericoloso disturbo avrebbe a che vedere con l’azione delle cellule del trofoblasto, tessuto che da origine alla placenta e assolve la funzione di nutrire l’embrione, che hanno il compito di aumentare il flusso di sangue verso la placenta stessa.

In una gravidanza normale però l’organismo materno si opporrebbe a questo flusso per garantire la propria sopravvivenza mettendo in allerta i linfociti, cellule che vanno alla ricerca dei trofoblasti per distruggerli e impedire che concorrano all’aumento delle dimensioni del bambino.

A 15 mesi i bambini sanno già distinguere tra bene e male

 

Il bambino non ha la percezione del pericolo e di cosa sia giusto e cosa no. Questo è quello che pensano molti genitori ansiosi, ma non è totalmente vero. Ci tengo a mettere l’accento sulla parola “totalmente” perché lo studio di cui sto per parlarvi sostiene che i piccoli a 15 mesi abbiano già abbastanza chiara la differenza tra bene e male. Sono però dell’idea che queste teorie, come sempre, vadano prese con le pinze e non debbano farci calare la soglia di attenzione.

Cartoni veloci? Bambini più lenti!

I cartoni in cui i protagonisti si muovono troppo velocemente rallentano le capacità esecutive dei bambini. Ad affermarlo è un gruppo di studiosi dell’Università della Virginia che ha effettuato uno studio, pubblicato su Pediatrics, su un campione di 60 bimbi di appena quattro anni di età.

In particolare, sembra che dopo soli nove minuti passati a guardare un noto cartone i cui personaggi si muovono cinque volte più veloce del normale, i bambini non erano in grado di eseguire in maniera adeguata un test di disegno perchè, ad esempio, incapaci di seguire le indicazioni che venivano date loro.

Gli stessi bambini poi si mostravano troppo impazienti di portare a termine il compito che era stato loro assegnato o, quel che è peggio secondo me, si mostravano poco motivati ad eseguirlo.

Steve Jobs, padre assente. Mamme Nobel per la Pace, presenti!

Da tempo si fa un gran parlare di mamme che lavorano, di quali conseguenze provochi il loro mancare da casa, di come possano crescere i bambini senza la loro presenza di angelo del focolare.

Della figura del padre invece se ne parla molto meno: è molto più normale che un padre lavori e manchi più spesso da casa.

Da qualche giorno è morto Steve Jobs, il fondatore della Apple. Un capo azienda geniale, intraprendente, un uomo di successo, ma, a quanto pare, un padre che in famiglia non ci ha messo lo stesso impegno.

parto quadrigemellare

Torino, una donna partorisce quattro gemelli

parto quadrigemellare

«Un evento straordinario: i parti quadrigemellari sono rarissimi, uno ogni 800 mila», così dicono i medici. Eppure è successo, qualche giorno fa, all’ospedale Sant’Anna di Torino: una donna ha dato alla luce quattro gemelli, tre femminucce e un maschietto.

Barbie tatuata: è polemica per Tokidoki Barbie doll

Nei suoi innumerevoli mestieri abbiamo vista la Barbie vestire i panni di una rock star e di una skater, ma il nuovo look con cui si appresta a invadere il mercato non sembra aver colto le simpatie di tutti. La Mattel, la celebre casa di giocattoli che la produce e la distribuisce, s’appresta a lanciare l’ultima versione della bambola più amata e venduta del mondo: Tokidoki Barbie doll.

Papà accompagna figlio all’asilo sbagliato

Bisogna starci con la testa… è il monito di chissà quanti genitori ai propri figli anche quando questi diventano adulti e genitori a loro volta. Così capita, ma non dovrebbe succedere, che a causa della vita frenetica che conduciamo, ne combiniamo una grossa che riguarda l’accudimento della prole. Non c’è stata alcuna conseguenza ma quel papà di Sesto San Giovanni che ha portato il figlio all’asilo sbagliato dovrebbe spiegarmi cos’altro gli passava per la testa per commettere un errore del genere.

I figli allungano la vita…di papà!

Se desiderate avere un figlio ma il vostro compagno si mostra reticente all’idea di barcamenarsi insieme a voi tra pappe e pannolini prima, capricci e monellerie poi, ecco un ottimo modo di fargli cambiare idea: assicurargli che diventare padre gli allungherà la vita.

Gli uomini che non hanno figli, infatti, corrono maggiori rischi di sviluppare patologie cardiovascolari e perire a causa di esse. A dirlo sono, ancora una volta, i ricercatori dell’Università di Standford che hanno condotto uno studio, che verrà presto pubblicato su Human Reproduction, volto a stabilire un legame tra salute cardiaca e vita media dei papà.

Gravidanza con la chemio e la sterilità: il caso di Alessandra

Fare un figlio nonostante la sterilità provocata dalla chemioterapia è possibile.

Alessandra l’ha fatto, grazie a un frammento di ovaia prelevato prima che lei iniziasse la terapia chemioterapeutica, che l’ha salvata da una grave forma di talassemia non più curabile per altre vie.

E’ rimasta incinta con una tecnica che può essere definita come autotrapianto ovarico, un’operazione che prevede un intervento preliminare e cioè il congelamento di una parte del tessuto ovarico (nel caso di Alessandra crioconservato per ben 8 anni) fino al momento della fecondazione artificiale.

In campo medico è stata davvero una vittoria: in Italia è il primo caso di fecondazione assistita di questo tipo (diverso per alcuni aspetti da quello precedente di Bologna, in cui non c’erano state le condizioni del prelevamento di tessuto follicolare nella donna che stava andando incontro a infertilità), importantissimo per il fatto di ridare una speranza di vita normale anche a persone che hanno già dovuto subire cure invasive in seguito a malattie molto pericolose e debilitanti.

Scuola e degrado: topi in classe a Palermo

 

Torniamo a parlare di scuola e ancora una volta dobbiamo farlo per denunciare l’ennesimo caso di degrado e di incuria. Succede a Borgo Nuovo, un quartiere di Palermo, dove gli alunni di due scuole pubbliche, la Filippo Raciti e la Borgo nuovo 1, hanno da alcuni giorni dei nuovi compagni di classe:  dei topi. A denunciare il fatto, sono state le mamme dei bambini e le maestre che hanno avvistato gli inusuali ospiti aggirarsi per le classi. Escrementi di topi, inoltre sono stati ritrovati negli armadietti utilizzati da alunni ed insegnanti per riporre il materiale didattico impiegati durante le lezioni.

Malformazioni neonatali, rischio ridotto se mamma mangia bene

Durante la gravidanza seguire una dieta sana ed equilibrata è fondamentale; questo lo sapevamo già. Quello che non sapevamo ancora è che se la futura mamma è molto attenta a ciò che mangia si riduce il rischio che il piccolo venga al mondo affetto malformazioni neonatali quali schisi oro-facciale (fessurazione del palato o delle labbra) e difetti del tubo neurale.