Catania: La piccola Elena è stata uccisa dalla madre, luce sul caso

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Elena Del Pozzo

Svelata la verità sul caso di Elena del Pozzo, la bambina di quasi cinque anni, di cui era stata denunciata la scomparsa qualche giorno fa.  Il corpo della piccola, è stato trovato in un campo, in cinque sacchi della spazzatura, coperto da terriccio e ceneri. Riportava diverse ferite alla parte alta della schiena, al collo, all’orecchio. E’ stata colpita con un coltello e poi è stata sepolta e abbandonata in un campo a circa 600 metri dalla sua abitazione. A compiere l’omicidio, la sua stessa madre, la ventitreenne Martina Patti, che ha confessato, dopo un lungo interrogatorio, in cui aveva confusamente dichiarato il falso.

 

Secondo le prime deposizioni, la bambina sarebbe stata rapita da una banda di uomini incappucciati, che a detta della donna, avrebbero preso Elena, per riscattare un torto subito dal padre della piccola, minacciato negli anni precedenti, per aver partecipato ad una rapina, per la quale fu arrestato e poi immediatamente assolto per non aver commesso il fatto. Una deposizione basata su fatti confusi e supposizioni, su mezze parole e tantissime bugie; 24 ore di “non ricordo”, alle quali poi è seguito il crollo e quindi la verità. Martina Patti, è andata a prendere Elena a scuola, -a testimoniarlo sono le telecamere che mostrano chiaramente la bambina che abbraccia sua madre all’uscita-, per poi portarla successivamente a casa.

 

Elena ha mangiato un budino e guardato i cartoni al cellulare, poi alle 14,30, è stata presa dalla madre e portata in un campo, a circa 600 metri dalla loro abitazione, dove la donna, avrebbe colpito la bambina ripetutamente con un’arma da taglio, uccidendola. Poi l’avrebbe rinchiusa in cinque sacchi e sepolta. Successivamente, ha dichiarato di essersi recata presso l’abitazione dei suoi genitori e di aver chiamato Alessandro, il suo ex compagno, e padre di Elena; di questa conversazione, non esiste un ricordo nitido, cosi come dell’accaduto.

 

L’avvocato penalista della donna, Gabriele Celesti, ha predisposto per la donna una perizia psichiatrica, a seguito della quale, si deciderà la sua pena. A quanto si evince dalla sua stessa dichiarazione, Martina Patti, si trovava in uno stato confusionale nel momento in cui ha ucciso sua figlia: non ricorda di ver preso la pala e la zappa, che ha utilizzato per seppellirla, ma è certo che le avesse con sé, cosi come il coltello, che ha utilizzato per uccidere la sua stessa figlia. L’arma del delitto inoltre, non è stata ancora trovata. Il movente, sarebbe la gelosia della donna verso la nuova compagna del suo ex, che aveva stretto un legame con Elena.

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