Campagna choc contro l’alcol in gravidanza

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Too young to drink

Molto spesso le parole servono a poco, davanti alla potenza delle immagini. Il 9 settembre è caduta una ricorrenza importante: la Giornata internazionale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati. Per quest’occasione, la European FASD Alliance ha lanciato «Too young to drink» (troppo piccolo per bere), una campagna di comunicazione realizzata da Fabrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del rischio dei FASD (fetal alcohol spectrum disorders).

In che cosa consiste questa campagna? Sono cartelloni pubblicitari che ritraggono feti in bottiglia, proprio come quello che vedete in altro. Bere durante la gravidanza è pericoloso, perché si rischia l’aborto, ma anche disturbi dell’apprendimento e malformazioni. Se si evita l’alcol, tutto questo si può prevenire al 100 percento. Simona Pichini, ricercatrice dell’Istituto superiore di Sanità, sta promuovendo un convegno sulla sindrome feto alcolica (20 ottobre a Roma), ha commentato:

Poiché a oggi non si conosce la quantità di alcol che si può consumare in gravidanza senza alcun rischio per il nascituro, il consiglio obbligato per le donne incinta e per quelle che cercano di avere un bambino è di non bere alcol.

Consideriamo che i dati su questo problema sono elevati: 2 bambini su 100 in Europa e 1 su 100 negli Usa soffrono di disordini feto-alcolici. Come si può prevenire? Semplicemente bevendo acqua. Insomma, diventare genitori non è obbligatorio. Non c’è scritto da nessuna parte che si debba essere madri. Bisogna quindi accettare qualche piccolo sacrificio. Nessuno vieta di bere un bicchiere di vino, ogni tanto a pasto, ma è preferibile evitare l’esposizione a qualsiasi sostanza alcolica, birra, drink, superalcolici, ecc.

La campagna, oltre ai manifesti, comprendere anche video e cortometraggi, nei quali i genitori di bimbi affetti da tali disturbi parlano delle conseguenze dell’assunzione di alcol nei nove mesi sperando di convincere le donne in gravidanza a rinunciare. Sono davvero interessanti e meritano un po’ di attenzione.

 

Photo Credit | Fabrica

 

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