I bambini sanno di non sapere e conoscono i loro limiti

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Quante vi siete accorte di non saper fare qualcosa? Capita almeno una volta al giorno. Siete consapevole dei vostri limiti e di quello del vostro bambini. È così anche per i piccoli di casa. Ultimamente la mia bimba si è accorta di non saper saltare (ha 2 anni e per quanto sia bravissima con le parole, con il movimento se la prende comoda. Pensate che ha iniziato a camminare a 16 mesi). C’è rimasta male e spesso la trovo che fa le prove.

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Mi ha molto stupito questa consapevolezza e soprattutto che ci sia rimasta così male. Vi dico questo per condividere i risultati di uno studio firmato dai ricercatori della Paris Sciences et Lettres Research University, che hanno scoperto che anche i piccoli di casa sanno di non sapere. Questa capacità di riflettere sui nostri pensieri si chiama metacognizione. Non è un’esclusiva umana, ma siamo gli unici che la sanno esprimere a parole: a che età si sviluppa?

Secondo gli esperti, i bambini sotto i 4 anni non sono padroni di questa capacità, i più piccoli, però, che ancora non parlano bene si sono dimostrati più consapevoli dei loro limiti. Per studiare la metacognizione nei bambini, senza passare attraverso la parola, hanno riadattato su un gruppo di 80 soggetti di età compresa tra i 19 e i 21 mesi un esperimento già praticato sui macachi rhesus (Macaca mulatta). Nessuna novità.

I risultati sono stati evidente: i piccoli che potevano contare su di un “aiuto da casa” lo hanno chiesto quando non sapevano dove fosse il gioco, e dopo averci pensato a lungo. Questo dimostra che il bambino ha percezione di sé e del resto del mondo, ma anche del suo ruolo nel mondo. L’unico vizio di forma è che ai bambini hanno insegnato a chiedere aiuto, forse non l’avrebbero fatto spontaneamente.

Photo Credits | Shutterstock /Oksana Kuzmina

 

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