I bambini protagonisti di Expo Milano 2015 con la campagna Nativi ambientali

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L’ Expo di Milano è un posto dove le cose succedono davvero. Forse non cambierà il futuro dell’Italia e del mondo, ma è sicuramente una piazza internazionale dove incontrarsi e soprattutto dove provare a parlare una lingua comune. È anche un luogo dove i bambini sono protagonisti e lo dimostra la campagna Nativi ambientali.

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L’evento ha preso il via ieri, quando 45 bambini, al grido di ‘salva il mondo, salva la Terra’, si sono presi per mano in un giro tondo, passandosi uno con l’altro i rifiuti di imballaggio, per dimostrare che la raccolta differenziata può diventare parte della nostra vita, con una certa semplicità. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha voluto questa campagna in collaborazione con Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi e i 6 Consorzi di Filiera per il riciclo dei materiali, ha così commentato:

Dovete essere voi le vere sentinelle dell’Ambiente, pronte ad educare i più grandi ai giusti comportamenti e a dirci dove sbagliamo. Avete il diritto di ereditare un mondo migliore ma anche il dovere di prendervene cura, a partire dal vostro giardino, dalla vostra casa.

Nativi Ambientali è una campagna nazionale dedicata alla tutela dell’ambiente e nasce con l’obiettivo di stimolare i comportamenti virtuosi dei cittadini partendo da una prospettiva nuova. Ovviamente si tratta di un evento rivolto a tutti, ma saranno particolarmente coinvolti i bambini che da nativi digitali dovranno essere anche nativi ambientali, per portare il Paese verso un futuro di sviluppo sostenibile. Un impegno importante, ma è anche l’unico che ci può garantire un ambiente sano.

Alla manifestazione ha preso parte anche Maria Grazia Cucinotta, ambasciatrice Expo e testimonial dell’evento, che ha scelto di devolvere all’associazione benefica Ailr il suo compenso. Fare la raccolta differenziata in famiglia è un ottimo modo per contribuire tutti a un mondo più sano e insegnare questo piccolo gesto ai nostri figli, senza sforzi.

 

Photo Credits | Shutterstock / Stefano Tinti

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