Bambini, in acqua il prima possibile

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Bambini acqua prima possibile

Come è noto i bambini vantano una confidenza con l’acqua innata, d’altronde è proprio in acqua, all’interno del grembo materno che crescono e si sviluppano ancora prima di venire al mondo. L’acqua continua a rivestire un ruolo fondamentale nella loro vita anche dopo la nascita, favorisce il loro sviluppo psico-motorio e li rende allo stesso tempo più intelligenti. Ecco perchè gli esperti consigliano di “metterli a bagno” il prima possibile.

Come non approfittare quindi dell’estate? Momento ideale per i primi bagnetti, da preferire di gran lunga alle piscine, l’acqua delle quali è decisamente più sporca. L’unico aspetto di cui accertarsi prima di qualunque immersione è che la ferita relativa al taglio del cordone ombelicale si sia completamente risanata, per scongiurare infezioni di sorta. Quanto dovrebbe durare il bagnetto? Basterà stare attenti ai segnali del bambino stesso, nel caso in cui notiate dei brividi di freddo sarà arrivato il momento di tirarlo fuori. Da valutare con attenzione anche la temperatura dell’acqua che non dovrà essere troppo fredda.

Tra gli aspetti positivi del contatto con l’acqua il fatto che i bambini molto piccoli, che non hanno ancora sviluppato la capacità di afferrare gli oggetti, all’interno dell’acqua stessa non avranno difficoltà nel riuscire a “toccarla” e a giocarci, sviluppando il senso del tatto oltre che le capacità motorie. Da non sottovalutare infine il potere calmante che funge da rilassante naturale. All’interno dell’acqua il bambino si distende e può godere di una tranquillità che si estende anche successivamente. Un’operazione da effettuare con frequenza consiste nel bagnare di tanto in tanto il capo dei neonati per supportare il loro sistema di termoregolazione non ancora del tutto formato.

L’approccio con l’acqua dovrà essere graduale grazie al supporto dei genitori e niente paura nel caso in cui il bambino rimanga qualche istante con la testa sotto l’acqua. Non berrà poichè al momento del bisogno l’epiglottide, per un meccanismo automatico d’apnea, si chiude ed evita l’ingresso dei liquidi.

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Photo Credit | Thinkstock

 

 

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