Bambini e cibo: le regole per evitare stress a tavola

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Non è così inusuale vedere, a tavola, scene apocalittiche con bambini disperati all’idea di sedersi a mangiare o che rifiutino ostinatamente l’ennesimo boccone. Per molte famiglie il momento del pranzo o della cena non è quello idilliaco che molte pubblicità ci mostrano. Si stima addirittura che per il 25% dei bambini di età inferiore ai sei anni sedersi a tavola sia un vero e proprio stress. Niente paura però, perchè in nostro soccorso vengono i consigli degli esperti: ecco delle semplici regole per far si che quello della pappa possa diventare un momento di condivisione da trascorrere in tutta tranquillità.

Bambini e cibo: gli errori da evitare affinchè i stressino a tavola

Quella che ci troviamo di fronte, è una problematica che interessa i bambini, ma che mette a dura prova anche i genitori. Molto spesso sono questi ultimi che, esasperati o meno, cercano di forzare la mano causando un’accentuazione del problema. A tal proposito, uno dei comportamenti da evitare, sta nel non cercare di far mangiare il bebè anche durante la nanna, o di costringerlo letteralmente ad ingurgitare cibo in maniera persecuoria o forzata. Una buona abitudine è da riscontrarsi invece in un pasto privo di distrazioni di sorta: niente tv, cellulari o tablet a tavola e rigorosamente accomodati sulla propria sedia.

Anche lo svezzamento rappresenta fonte di dubbi e preoccupazioni. Si consiglia di evitare di affidarsi a consigli letti qua e la sui vari forum presenti sul web o di seguire le dritte di amici e parenti. Basterà introdurre, anche prima dei nove mes,i degli alimenti vegetali dai gusti forti, come ad esempio pomodori o agrumi, e proseguire poi, dopo i 10 mesi con un’alimentazione variegata. Ciò per evitare che vada ad insidiarsi una sorta di “timore” nei confronti di alcuni alimenti in favore di quelli già conosciuti.

Niente allarmismi, comunque, di fronte a sintomi di natura gastrointestinale come vomito e diarrea o arresto della crescita. Si tratta di campanelli di allarme che devono essere approfonditi senza ansie e sotto il controllo del proprio medico di fiducia.

Photo Credit | Thinkstock

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