Tumore della cervice, il pap test riduce il rischio

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Se tutte noi donne eseguissimo regolarmente il pap test, il rischio di insorgenza di tumore all’utero si ridurrebbe tanto fino ad azzerarsi. In altre parole, potrebbe essere sconfitto. Ad affermarlo, secondo quanto riporta il Corriere della sera, sono gli esperti.

Ma quante di noi sono così previdenti? L’Istituto Superiore di Sanità ha condotto uno studio (PASSI- Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) ed è giunto alle seguenti conclusioni:

In tutta Italia 73 donne su 100, di età compresa fra 25 e 64 anni, hanno eseguito il pap test almeno una volta negli ultimi tre anni; il 58 per cento di esse vive al sud, il 79 per cento al centro e l’82% al nord. La prevenzione si fa dunque più al nord, con la Val d’Aosta capofila, che al sud, con solo il 50% delle amiche sarde che si sono sottoposte al test.

La maggior parte di esse non hanno atteso l’invito dell’ASl per fare il pap test e si sono presentate spontaneamente dal ginecologo per fare l’esame, si tratta soprattutto di donne tra 35 e 49, che vivono in coppia ed hanno un grado di istruzione elevato.

Le donne che invece non hanno mai eseguito il pap test dichiarano di non averne bisogno (!) o ammettono di essere poco informate. Ancora troppo alta invece la percentuale di quelle che affermano di non fare una visita ginecologica per imbarazzo: l’11% del campione considerato.

Una scelta davvero arrischiata perchè attraverso il pap test è possibile individuare il tumore quando ancora non è in fase avanzata e dunque è curabile. Per questo motivo tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, sessualmente attive dovrebbero sottoporsi al test almeno una volta ogni tre anni. E’ un’analisi completamente innocua e indolore che dura pochissimi istanti.

E ad aver cura della propria salute non c’è proprio nulla di cui imbarazzarsi. Per informarvi invece…ci siamo noi!

[Corriere della sera]

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