Telefonini e tablet. Esiste un’età giusta per i bambini?

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Telefonini, computer e tablet. Gli strumenti tecnologici fanno parte della nostra vita e soprattutto di quella dei nostri bambini. Le nuove generazioni non si ricordano una vita senza smartphone, una corrispondenza che non fosse tramite mail e uno scambio di sms che non provenisse dal telefonino. Ma a che età è giusto fornirli di questi strumenti?

Tra poco inizia la scuola e sono sicuramente molti i genitori che si stanno chiedendo se tra una pigna e l’altra di libri, è giusto dotare il piccolo di uno strumento di comunicazione. Ha fatto molto discutere, tra l’altro, la notizia che in una scuola del Belgio, iPad è considerato obbligatorio. Il famoso tablet della Apple sostituirà i libri per i ragazzi dai 12 e i 19 anni. E anche qui se ne sta parlando.

Esiste un’età giusta? Ci sono bambini che già in prima elementare hanno infilato nello zainetto il telefonino: non sanno leggere e scrivere, ma sanno come mettersi in contatto con mamma. Secondo l’ultimo rapporto Infanzia e vita quotidiana condotto dall’Istat, il 18,6 percento dei piccoli tra 6 e 10 anni e il 73,8 tra 11 e 13 possiede un cellulare.

È un dato incredibile. C’è sicuramente una buona componente di moda e una di ansia. I piccoli continuano a ripetere che desiderano l’oggetto dei loro sogni e mamma e papà si lasciano convincere, considerando la variante controllo e sicurezza. È una cosa realmente positiva? È importante che nell’Era dell’informatica, i bambini abbiano un buon rapporto con questi strumenti, ma devono anche avere un’età tale per apprezzarne il valore.

Non fatevi quindi tentare dall’acquisto di telefoni costosi e soprattutto da gioiellini informatici che potrebbero cadere dopo un minuto. Esistono prodotti a basso costo e con basse performance, adattissimi e lasciate, per l’acquisto di qualcosa di più, che il bimbo finisca le elementari. Giocare con le macchinine e le bambole non è per nulla male.

 

Photo Credit| ThinkStock

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