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5 sintomi da non trascurare in un bambino

Ansia. E’ una parola -oltre che uno stato d’animo- che mi accompagna da quando sono diventata mamma. Ho il terrore che i miei figli si ammalino, che si facciano male durante lo sport, che crescano bene e sani….E’ naturale, anche se con il tempo comunque ho imparato a gestire l’ansia e a dare il giusto peso alle cose, onde evitare di andare dalla pediatra ad ogni minima alterazione  della temperatura corporea o brufoletto che compariva sulla pelle. Ora so quali sintomi devono mettermi seriamente in allarme e quali invece possono essere gestiti con più tranquillità.

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La nausea in gravidanza assicurerebbe la buona salute del bebè

La nausea in gravidanza assicurerebbe la buona salute del bebè

La nausea in gravidanza assicurerebbe la buona salute del bebè

 

Il lato negativo della maggior parte delle gravidanze sta nei fastidiosi malesseri che ne accompagnano l’andamento. Nausea e vomito mattutini in primis, che non rendono di certo piacevole il risveglio della futura mamma. Ma da oggi potrebbe esserci un motivo in più per sopportarle con serenità, ovvero il fatto che secondo un’indagine condotta da parte dell’Università di Toronto basata su 5 studi condotti in altrettanti Paesi ed eseguiti su un totale di 850 mila donne incinte, si sarebbe scoperto come facciano bene al bambino.

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Come prevenire il mal d’auto nei bambini

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Questa settimana segna la grande partenza per le vacanze e, come sempre, la maggior parte dei viaggiatori si metterà in macchina, sotto il sole e carichi di bagagli. Il problema di queste avventure automobilistiche non è il traffico, ma il mal d’auto dei bambini, che puntualmente caratterizza in stile calvario la “discesa” verso il mare. Come si può prevenire questa situazione? La prima cosa da fare è partire con la macchina fresca e nelle ore meno calde.

Come gestire gli episodi di vomito nei bambini e l’acetone

Capita che i bambini siano vittime di attacchi di vomito fortissimo. Può essere il manifestarsi di un’infezione virale, la reazione del corpo a un certo tipo di alimentazione, ad attacchi di tosse molto forte o a una forzatura psicologica (come andare a scuola o l’essere dato in affido per un periodo a un parente). Tra le cause più diffuse c’è l’acetone, un disturbo del metabolismo molto diffuso tra i piccoletti di casa.

Meningite e bambini, l’esperto dice cosa fare

La meningite consiste in una infiammazione delle membrane (le meningi) che circondano il cervello e il midollo spinale. Più precisamente esistono due tipi di meningite: batterica e virale; mentre la meningite virale è abbastanza diffusa e si risolve senza lasciare particolari conseguenze nel giro di una settimana/dieci giorni, la prima, la meningite batterica, è una malattia pericolosa che può condurre alla morte nel trenta per cento dei casi e causare gravi danni neurologici (sordità, epilessia) in un altro trenta per cento.

A causare la meningite batterica sono tre agenti patogeni: meningococco, streptococco ed emofilo. Per quest’ultimo tipo esiste un vaccino cui i bambini vengono sottoposti nel primo anno di vita, mentre la meningite da pneumococco e da streptococco fa ogni anno venti-venticinquemila vittime, la metà delle quali sono bambini e adolescenti. I sintomi sono indipendenti dal tipo di meningite e consistono in irrigidimento della nuca, febbre alta (più alta nella forma batterica), mal di testa, vomito o nausea e alterazioni della coscienza e sono molto più visibili nei bambini a partire dai due anni di età presentandosi nei più piccoli come febbre, inappetenza, vomito.

Neonati, quando arriva il vomito

Nei primi mesi di vita, può accadere che il neonato soffra di disturbi allo stomaco con la comparsa di vomito. Questo può suscitare ansie e preoccupazioni nei genitori, soprattutto se alle prime esperienze. Bisogna, però, cercare di mantenere la calma per riuscire a capire bene di cosa si tratta. Per prima cosa, è fondamentale che il genitore sia in grado di distinguere il vomito dal rigurgito. Quest’ultimo, infatti, consiste in una fuoriuscita di piccole quantità di latte che può verificarsi, di solito, in seguito alle poppate. Il rigurgito, se non associato ad altri fastidi, non è preoccupante e scompare con la crescita. Se la fuoriuscita di latte è maggiore e la consistenza densa che ricorda quella della ricotta si tratta di vomito.

Ma che cos’è il vomito?

Il vomito è un riflesso involontario causato dalle contrazioni dello stomaco che, al fine di proteggere lo stomaco e l’organismo in generale, provocano la fuoriuscita dalla bocca del contenuto gastrico.