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Bambini sui social, ecco le regole per una condivisione sicura

Bambini sui social, ecco le regole per una condivisione sicura

Girovagando su Facebook o su un qualsiasi altro social network non è raro vedere foto di bambini di tutte le età nelle più svariate situazioni: dal momento della pappa a quello dei primi passi, dalla nanna al bagno in mare. In alcuni casi fanno la propria comparsa addirittura a poche ore dalla nascita. I bimbi sono molto più presenti sul web di quanto si possa pensare, ed il più delle volte ciò è dovuto proprio ai genitori. Spesso non ci rendiamo conto di quante persone possano vederli, ma in realtà non si può certo parlare di pochi intimi: la privacy, insomma, va a farsi benedire.

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Navigare sicuri in rete: il vademecum per ragazzi e genitori della Polizia di Stato

Navigare in Internet è uno strumento indispensabile, ma è anche pericoloso se non lo si fa con attenzione, non solo perché si possono incontrare persone non ben intenzionate ma anche perché favorisce lo sviluppo di alcune psicopatologie, come l’internet addiction. Per questo motivo la Sip, società italiana di pediatria e la Polizia di stato, hanno creato un nuovo vademecum per rendere più sicura la navigazione su Facebook.

 

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Homepage di Twigis.it

Twigis, il primo social network italiano per bambini in collaborazione con Telefono Azzurro

Homepage di Twigis.it

C’è un nuovo strumento per intrattenere i bambini e si chiama Twigis.it, la versione italiana di Tweegee.com, il primo social network per i piccoli di casa debuttato nel 2008. In che cosa consiste? È una piattaforma divertente e istruttiva che mescola news a giochi. Qui i bimbi possono creare il loro profilo, fare esperienze virtuali in piena sicurezza, giocare con gli amici e soprattutto i genitori possono stare sereni perché è un mondo controllato e pensato apposta per loro.

Le nuove linee guida della Sip per l’uso di Internet

Si torna a parlare ancora una volta di Internet e di bambini. Questo weekend è dedicato all’infanzia, come ben sapete, e sono state tanti gli eventi organizzati per tutelare di diritti dei minori e la loro salute. Ho trovato particolarmente interessante gli Stati Generali della Società Italiana di Pediatria (Sip), perché proprio qui gli esperti hanno elaborato un documento, che contiene una proposta, per migliorare la fruizione della Rete anche ai piccoli di casa, tenendo conto che l’età dei bimbi davanti al pc è sempre più bassa.

Giornata Mondiale del bambino: gli Stati Generali della pediatria

Al via per la prima volta gli Stati Generali della Pediatria: 19 tavole rotonde che si svolgeranno in contemporanea in altrettante regioni italiane il 19 novembre, in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente che cade il giorno dopo. A lanciare l’iniziativa è la Società Italiana di Pediatria (SIP), da sempre attenta ai temi non solo di salute, ma anche sociali, dell’infanzia e dell’adolescenza.

Mamma mette all’asta figli su eBay

Se la notizia della lotteria in Inghilterra per vincere un trattamento contro l’infertilità aveva scatento un vespaio di polemiche, attirando su di se l’ira funesta delle associazioni e delle correnti religiose questa che viene dall’Australia sembra una provocazione fatta apposta per farci rimanere di nuovo basite.

Le mamme però sanno che il mondo è grande e che c’è sempre qualche buontempone che non manca di far parlar di se. Quindi come al solito prendiamo la notizia con le pinze, non ci scandalizziamo e cerchiamo di prendere spunto da questa nota di costume per alcune riflessioni.

Internet “in famiglia”

I bambini sono bravissimi con la tecnologia: scrivono in chat, “smanettano” con internet, giocano ai videogames con una facilità e una disinvoltura che molto spesso stupisce i genitori, i quali magari si sentono impacciati di fronte ad una tastiera o ci hanno impiegato diverso tempo per prenderci dimestichezza.

Il problema è che, specialmente nei periodi di maggiore entusiasmo per il “nuovo giocattolo“, si ha a che fare con le ricadute negative di questi fenomeni. Va da se, che per prevenire e/o risolvere i danni dell’abuso della tecnologia, bisogna conoscerli.

Proprio per questo Vodafone ha lanciato Infamiglia, un progetto per colmare il gap generazionale sull’uso dei nuovi media (gap testimoniato dalla ricerca “Bambini e Nuovi Media” condotta da People con Terres des Homes Italia Onlus, per cui solo il 18% dei genitori si trova a suo agio con la gestione del rapporto tra i figli e i nuovi media).