bambini e televisione

Vacanze finite, e adesso che si fa?

Il periodo di vacanza al mare che mi sono concessa insieme a mio figlio è terminato già da qualche giorno e il rientro, oltre alle incombenze legate al riordino di ciò furono i nostri nutriti bagagli, mi ha posta dinnanzi a un interrogativo agghiacciante:“E adesso che si fa?”. Infatti ho dovuto subito riprendere i miei impegni lavorativi, e il piccolo, che trascorre tutte le proprie giornate a casa, spesso con me che rimango per ore davanti al computer, sembra annoiarsi tremendamente.

L’asilo nido, giustamente, ha chiuso i battenti e io cerco di dividermi fra i miei impegni di madre lavoratrice e casalinga come posso, ma mi rimane il cruccio di non saper proprio come intrattenere un bambino di tre anni abituato a strare con i coetanei e con educatrici piene di iniziative e idee, fermo restando che non sono una madre a cui piace l’idea che il proprio bambino passi ore ed ore davanti alla televisione.

La televisione, un buon analgesico per i bambini

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Il giusto ruolo della televisione nella vita dei bambini è, da sempre, al centro di numerose discussioni. Oggi, anche TuttoMamma torna a parlarne per illustrare i risultati di una ricerca dell’Università di Siena che ha come protagonista proprio il rapporto tra bambini e televisione. Secondo lo studio condotto dal Dipartimento di Neonatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Siena, la tv può fungere da analgesico, alleviando il dolore nei bambini che affrontano situazioni spiacevoli come, ad esempio, un prelievo del sangue. I ricercatori guidati dal professor Carlo Bellieni, hanno analizzato il livello di dolore in 69 bambini, tra i 7 e i 12 anni di età, che si sottoponevano ad alcuni esami del sangue. Nel dettaglio, i bambini sono stati suddivisi in 3 gruppi: quelli del primo gruppo, durante il prelievo, non avevano nessuna distrazione, quelli del secondo avevano accanto le rispettive madri mentre quelli del terzo gruppo avevano davanti un televisore acceso.

I cartoni animati per bambini, c’è da rimpiangere Candy Candy

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Sebbene non abbia mai amato l’idea che mio figlio guardasse la tv, devo confessare che alla fine ho ceduto anch’io alle sue lusinghe permettendole di fare il proprio ingresso nella nostra vita. Tra asilo nido, sonnellino pomeridiano e giochi certo non ne guarda tantissima ma quel poco mi è bastato per farmi un’idea del tipo di cartoni animati per bambini oggi maggiormente in voga. Naturalmente mi riferisco a quelli in onda su Sky e penso che molte mamme sappiano bene di cosa sto parlando.

Ad essere sincera, la riflessione che vi propongo è nata qualche tempo durante una conversazione con il mio compagno a proposito della differenza abissale tra i cartoni di un tempo (quelli che vedevamo io e lui, per intenderci) e quelli di oggi;  mentre da un lato entrambi constatavamo con grande sollievo la scomparsa di fucilate, sanguinamenti, duelli, pubbliche mortificazioni e di ogni genere di piagnistei (vi ricorderete che da Mazinger a Candy Candy era tutta una tragedia), dall’altro io mi dicevo non troppo sicura che i modelli attualmente proposti, nonostante tutta la buona volontà dei loro creatori, siano più rassicuranti di quelli passati.

Televisione e bambini: un connubio sempre più pericoloso

bambini e televisioneTorniamo nuovamente a parlare di bambini e televisione; questa volta vogliamo condividere con voi i risultati (molto preoccupanti) di uno studio condotto dalla University of Albany e da altre università statunitensi. E’emerso che i bambini di tre anni che trascorrono più tempo davanti alla televisione avrebbero comportamenti più aggressivi.

Secondo Jennifer A. Manganello, prima autrice dello studio che è stato pubblicato sugli Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine

L’aggressività giovanile può essere un problema per genitori e insegnanti, e anche prevedere comportamenti più seri come atti di delinquenza in età adulta

La linea Baby Einstein, spazio ai piccoli creativi

Baby EinsteinI bambini si sa sono curiosi e la linea Baby Einstein di DVD, libri, giocattoli e CD musicali è stata creata proprio per stimolare la loro curiosità nei primissimi anni della loro vita. Noi mamme siamo sempre alla ricerca di nuovi giochi da fare con i più piccoli e spesso abbiamo paura di abbandonarli davanti alla televisione.  Con Baby Einstein questo timore scompare perché la televisione diventa maestra e compagna di giochi.

Nei primi tre anni di vita tuo figlio è interessato ai suoni e alle immagini che lo circondano, ogni cosa rappresenta una nuova scoperta e questo principio è alla base della filosofia di Baby Einstein. Tutti questi prodotti sono strumenti capaci di stimolare l’interazione tra te e il tuo bambino, un aspetto fondamentale perché cresca in modo sano, sicuro e felice.

Televisione, amica o nemica dei bambini?

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La televisione, croce e delizia di tutti i genitori di bambini piccoli. Si, perchè se da un lato la tentazione di tenere buoni i nostri figli lasciandogli guardare la tv è forte, dall’altro la coscienza che passare troppo tempo davanti al piccolo schermo non giova alla loro salute fisica e psichica si è fatta sempre più strada in molti di noi. D’altra parte però la televisione non è uno strumento da demonizzare in assoluto e se “usata con moderazione e cautela” può anzi essere un valido stimolo per il piccolo rappresentando allo stesso tempo un ausilio per mamma e papà.

Cosa fare allora per evitare che la tv diventi una baby sitter che rende i nostri figli dipendenti, passivi e persino in sovrappeso? Come sempre, stabilire delle regole precise e adottare comportamenti adeguati. Vediamo quali:

Come prima cosa decidete un tempo massimo da destinare alla visione di programmi televisivi adatti ai bambini. Un’ora al giorno ad esempio è più che sufficiente, meglio se a partire da un orario prestabilito magari in coincidenza con l’inizio di un cartone gradito a vostro figlio e adatto alla sua età.