I bambini prematuri recuperano il gap nel corso dell’adolescenza completamente

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neonato prematuro

C’è sempre molta ansia quando nasce un bambino pretermine. Si teme che possano esserci delle complicazioni per la sua vita, che possa avere delle malformazioni o che quel gap alla nascita sia per la vita. Non è così. E ci sono delle buone notizie che arrivato da una ricerca dell’Università di Adelaide, in Australia, secondo cui i bambini nati prima del termine arrivati all’adolescenza possono riuscire, infatti, a colmare completamente il gap con quelli nati al termine naturale della gravidanza, con performance cerebrali pressoché identiche.

Attenzione, però, è fondamentale il contesto in cui avviene la loro crescita, per ricevere gli stimoli giusti. Il contesto è importante per tutti i bambini. I piccolini devono essere incoraggiati a raggiungere certi obiettivi, a imparare, a giocare e a sentirsi apprezzati in qualsiasi momento della vita. Diventa ancor più importante se la gravidanza è durata meno di 37 settimane.

Nello studio, pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics, sono state analizzate le abilità cognitive di 145 ragazzi di un’età media di 12 anni nati pretermine o al termine naturale della gravidanza. Gli studiosi hanno raccolto dati relativi all’ambiente familiare nel quale i bambini erano inseriti, prima e dopo la nascita, comparando i dati con quelli rilevati al momento della ricerca. Il dottor Luke Schneider, che ha condotto la ricerca, ha così commentato:

Abbiamo provato che se è vero che i bambini nati al termine naturale della gravidanza hanno soprattutto nei primi anni di vita maggiori abilità cognitive rispetto ai coetanei nati pretermine, l’ambiente nel quale questi ultimi sono inseriti dopo la nascita gioca un ruolo fondamentale per colmare l’eventuale gap, che viene come ‘azzerato’ nell’adolescenza.

Lo studio però non ha chiarito quali siano i fattori ambientali prevalenti, ma di sicuro una buona nutrizione e una stimolazione fisica e intellettuale sono tra quelli maggiormente d’aiuto.

Photo Credit | Thinkstock

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