Stomatite nei bambini, sintomi e cura

Spread the love

Con il termine stomatite si intende una infezione delle mucose della bocca accompagnata solitamente da fastidiose vescicole e talvolta da febbre alta, arrossamenti e gonfiore, ulcere orali. Può interessare un punto preciso della mucosa o estendersi in maniera diffusa. Esistono diverse tipologie di stomatite che possono manifestarsi dunque sotto diverse forme, a seconda del virus responsabile. Tra queste la stomatite erpetica ovvero quella provocata dal virus dell’herpes simplex. Le stomatiti, tuttavia, possono essere anche di natura batterica, allergica, o ancora essere causate da carenza vitaminica o da poca igiene.

 

Stomatite nei bambini, sintomi e cura

Tra i sintomi generali possiamo elencare l’aumento della salivazione, l’irritazione del cavo orale e la comparsa di fastidiose vescicole sia sulla mucosa delle guance che sulla lingua, sulle gengive, ed ancora sul palato e sulle labbra. In alcuni casi accade che le vescicole si rompano provocando la fuoriuscita di un liquido biancastro e che i linfonodi si ingrossino.

In genere le stomatiti tendono a scomparire da sole, non hanno bisogno di trattamenti particolari potendo essere curate utilizzando dei preparati antisettici adatti per la disinfezione della bocca. Nel caso invece di stomatite primaria, ovvero quella che viene contratta per la prima volta ed è generalmente accompagnata da sintomi più gravi, potrebbe rivelarsi necessaria una terapia a base di  aciclovir, farmaco antivirale utilizzato in genere per il trattamento di herpes e varicella, da somministrare per bocca o per via endovenosa, che può risultare utile nell’attenuarne i fastidi. Tale terapia è efficace solamente nel caso di stomatite primaria causata dall’herpes simplex. In tutti gli altri casi sarà sufficiente l’applicazione di pomate a base di aloe vera o di zinco.

Particolare attenzione dovrà essere prestata nei confronti delle recidive. Una volta debellata la stomatite virale ed herpetica, infatti, il virus rimane comunque all’interno dell’organismo e può tornare all’attacco nei momenti in cui le difese immunitarie siano ridotte.

Photo Credit | Thinkstock

Lascia un commento