Quando il sederino prude: l’infezione da ossiuri

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Da 1 a 3 anni, quando il bambino ha imparato a camminare, inizia ad esplorare e conoscere il mondo che lo circonda.  Il bambino, spinto dalla curiosità e dalla voglia di sapere, tocca tutto e si porta facilmente gli oggetti e le mani alla bocca. E’ proprio in questa fase che i bambini sono maggiormente esposti alle infezioni intestinali causate soprattutto da parassiti, detti comunemente vermi, e in particolare dagli ossiuri.

Cosa sono gli ossiuri?

Gli ossiuri (o enterobius vermicularis) sono dei parassiti responsabili delle più comuni infezioni intestinali che colpiscono i bambini. Gli ossiuri sono dei piccoli vermi dalla forma allungata, di colore bianco o grigio e dalla coda a punta. Sono facilmente visibili ad occhio  nudo nelle feci o nella mucosa anale dei bambini colpiti dalla parassitosi intestinale. Il contagio avviene per mezzo delle uova di ossiuri che una volta ingerite raggiungono l’intestino, il retto, l’appendice e il canale anale. Le uova dei parassiti possono trovarsi, ad esempio, sugli indumenti, sugli asciugamani, sulle lenzuola, sul cibo, sugli utensili da cucina, sui giocattoli e sui mobili.

Il principale sintomo dell’ossiuriasi è il prurito anale la cui intensità può variare da lieve fastidio a dolore acuto. Gli ossiuri, inoltre, possono causare nel bambino dolori addominali, irritabilità, sonno agitato e bruxismo (digrignamento dei denti soprattutto durante la notte). Il prurito tende ad aumentare di notte a causa della migrazione dei vermi verso il retto per deporre le uova. Sono proprio i movimenti dei parassiti, infatti, a determinare nel bambino il prurito e a spingerlo a grattarsi. Grattandosi, il bambino può procurarsi un eczema o un’infezione che nelle bambine può arrivare anche alla vagina. E’ importante, per questo, tagliare le unghie corte al bambino. Se il bambino accusa prurito al sederino, è opportuno controllarlo per verificare la presenza dei parassiti. Le mamme possono notare i vermetti nella zona anale o sul sederino dei propri bambini ma anche nel vasino o nel water e sulla biancheria intima dei bimbi.

Alcuni pediatri consigliano di effettuare il cosiddetto “scotch test” attraverso cui, applicando dello scotch trasparente o del cellofan per circa 20  minuti sull’ano del bambino, è possibile verificare in laboratorio la presenza dei parassiti. La terapia per debellare l’infezione da ossiuri consiste nell’assunzione di farmaci antiparassitari e vermifughi. Per prevenire il contagio è importante lavare accuratamente le mani al bambino dopo che è andato in bagno, dopo aver giocato fuori, e prima di mangiare; mantenere corte e ben pulite le unghie del bimbo e assicurare una corretta igiene del bimbo e degli ambienti che frequenta.

Non bisogna allarmarsi troppo se il proprio bambino ha un’infezione da ossimori: non causa seri problemi e si risolve in poco tempo. I parassiti intestinali, inoltre, non sono per forza associati ad una cattiva igiene e ad un basso  livello sociale!

1 commento su “Quando il sederino prude: l’infezione da ossiuri”

  1. io ho controllato al mia bimba que adesso a 6anni e va a la scuola elementare e da oggi pomeriggio si lamenta di un forte prurito anale ho tratado di vedere per si riuscivo a vedere questi parassiti e niente ,vorrei un consiglio, ho domani chiamo la dottoresa, grasie.

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