Punture di zecca sui bambini, cosa fare

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Durante l’estate, specie per chi decida di trascorrere o far trascorrere ai propri bambini le vancanze in montagna o in campeggio, il rischio di zecche non è poi così lontano. Questi esseri tanto piccoli quanto fastidiosi e potenzialmente pericolosi, altro non sono che degli acari che si nutrono del sangue umano. E’ in estate che è possibile assistere ad un proliferare delle zecche, con conseguente aumento della probabilità di punture. Il tipo di zecca più pericoloso, ed anche più diffuso, è quello che si trova naturalmente in prati e boschi, luoghi solitamente prescelti per i campeggi. Vediamo cosa fare in caso di punture di zecca sui bambini.

Punture zecca bambini cosa fare

La prevenzione è sicuramente un’arma fondamentale a nostra disposizione. Utile può risultare prediligere, per quanto riguarda l’abbigliamento, dei capi di colore chiaro oltre che magliette e camicette a maniche lunghe nonchè pantaloni che arrivino almeno alla caviglia e calzature chiuse. Ciò per un duplice motivo: proteggere il bambino creando una sorta di barriera durante le passeggiate e le escursioni, in occasione delle quali sarà a stretto contatto con l’erba alta, ed individuare subito le zecche.

Sarà bene, inoltre, controllare alla fine di ogni giornata, specie dopo la doccia, che il bambino non abbia addosso delle zecche. Esse prediligono determinate aree del corpo come la parte dietro le orecchie, la nuca le ascelle, l’inguine e la parte posteriore delle ginocchia.

Si ricorda come, per costituire un reale pericolo di infezione, la zecca dovrebbe rimanere attaccata al corpo per almeno 36-48 ore. Una volta individuata dovrà essere rimossa con l’aiuto di una pinzetta, ma assolutamente non schiacciata sull’epidermide. Nel caso in cui non si sia riusciti a toglierla per intero, la parte rimasta attaccata dovrà essere tolta con un ago sterile. Non dimenticate di disinfettare la parte interessata al termine dell’operazione, che dovrà, comunque, essere tenuta sotto controllo per 3-4 settimane dopo la puntura, per scorgere l’eventuale comparsa di eritemi o macchie rossastre. Nel caso in cui la “ferita” non tenda a rimarginarsi sarà bene contattare il medico di fiducia. Non perdete i nostri consigli sulle punture di zanzare su bambini e neonati.

Photo Credit | Thinkstock

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