Puglia, scambio di neonati all’ospedale. I genitori se ne accorgono solo a casa al cambio del pannolino

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scambio neonato Uno scambio di neonati in culla, è questo il terribile errore avvenuto all’ospedale di Santa Caterina Novella di Galatina e causato probabilmente da una distrazione. Una mamma ha portato a casa un bimbo, invece della sua bambina. La coppia di genitori, al momento della dimissione, non si è accorta di nulla. Solo al cambio di pannolino, è stato evidente per la neomamma che quello che aveva per le mani non era di certo la sua piccolina ma un bel maschietto. La coppia è immediatamente tornata all’ ospedale ‘Santa Caterina Novella‘ di Galatina, dove è avvenuto il parto. E qui ha potuto riabbracciare la sua bimba. Ovviamente, l’incidente non si chiude qui. I genitori hanno deciso, come riporta Nuovo Quotidiano di Puglia di Lecce, di ricorrere alle vie legali, chiedendo un risarcimento da 50mila euro. Il motivo? Se la neonata non si è accorta di nulla, la mamma ha ovviamente subito un trauma: ha perso tutto il latte e di conseguenza la capacità di allattare. La notizia è arrivata oggi alla stampa, ma lo scambio di bebè è avvenuto i primi di dicembre. La piccolina e la sua mamma sono state in ospedale tre giorni più quello del parto: una degenza standard, perché per fortuna tutto è andato bene. I genitori, il giorno della dimissione, la infilano nell’ovetto e la portano a casa. Arrivata tra le mura domestiche, si attacca al seno e poi si addormenta per sei lunghe ore. Nessuno si è accorto di nulla, finché non arriva il fatidico momento del cambio di pannolino: è un maschietto. I genitori sono corsi in ospedale, dopo aver telefonato per denunciare l’accaduto. La loro bimba era stata affidata ai genitori del piccolino e una volta giunti nel reperto hanno potuto restituirsi i relativi figli. Come può essere accaduto un simile errore? Secondo quanto riferito, i due neonati da vestiti si assomigliavano molto. Nessuno, neanche i genitori, ha prestato attenzione alle tutine, ai braccialetti con i nomi. Photo Credit | ThinkStock

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