I pericoli delle piscine portatili

Spread the love

Sembrano innocue ma non lo sono affatto e ogni cinque giorni un bambino americano perde la vita o rischia di perderla a causa loro. Stiamo parlando delle piscine portatili, tanto diffuse anche nei nostri giardini. La notizia proviene dalla rivista Pediatrics che ha pubblicato i dati di una ricerca svolta da Gary Smith, direttore del Center for Injury Research and Policy del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, in Ohio.

Nella gran parte dei casi le vittime non hanno ancora cinque anni e sono maschietti; il 73 per cento delle volte la piscinetta è allestita nel giardino di casa. E il fatto che spesso queste piccole vasche siano riempite con pochi centimetri di acqua non basta a garantire la sicurezza dei più piccoli. Infatti, afferma lo stesso Smith:

Queste piscine sono di solito piccole, poco costose, facili da montare e così i genitori non pensano ai pericoli potenziali che nascondono. Bastano infatti pochi minuti e pochissima acqua perché un bimbo piccolo affoghi: le piscine portatili, da quelle gonfiabili a quelle autoportanti, sono rischiose tanto quanto le piscine interrate

Mai, quindi, perdere di vista il bambino mentre fa il bagno nella piscinetta di casa; neppure per fare due chiacchere con i vicini o rispondere al telefono. Nel 40 per cento dei casi di incidente infatti il genitore non era affatto lontano o impegnato in chissà quali faccende.

Inoltre, sarebbe opportuno dotare il bambino degli stessi strumenti di sicurezza normalmente utilizzati nelle piscine vere e proprie, quali i braccioli, e assicurarsi che la piscina portatile sia inaccessibile al piccolo nei momenti in cui non gli è permesso fare il bagno o mamma e papà non sono nei dintorni.

Anche se la notizia proviene dagli Stati Uniti, il problema naturalmente riguarda anche i bambini italiani, spesso vittima anche loro, come purtroppo ci raccontano le cronache, di questo tipo di incidente.

[Fonte]

Lascia un commento