New York, artista americana partorirà in pubblico

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parto in galleria Marni Kotak

Il parto: una nuova vita che scivola fuori dalle tue profondità più calde e vede per la prima volta la luce attraverso il tuo corpo. Possiamo immaginare un momento più intenso, meraviglioso ed intimo per una donna? Ecco, sull’aggettivo “intimo” Marni Kotak, artista statunitense, sembra non essere affatto d’accordo.

La performance artist, 36 anni, incinta, ha infatti deciso di “mettere in scena” il proprio parto nella Brooklyn’s Microscope Gallery, a New York, di fronte a un pubblico di spettatori.

Per le ultime cinque settimane di gravidanza (il parto è previsto per la metà di novembre), Marni Kotak si è trasferita nella Galleria, dove verrà assistita da un’ostetrica e da una doula; ci sarà anche il marito, Jason Bell, artista anche lui. L’arredamento della originale sala parto è piuttosto essenziale: un letto, una sedia a dondolo e un bagnetto gonfiabile. Un po’ come partorire in casa, insomma, con la piccolissima differenza che qui ci sarà un numero imprecisato di estranei a godersi (?) lo spettacolo.

Ecco come l’artista spiega il senso della performance, che si intitola “The Birth of Baby X” (“La nascita di Baby X”):

Spero che la gente possa comprendere che la vita umana di per sé è la più profonda opera d’arte e che, quindi, dare la vita è la più alta forma d’arte.

E ancora:

Ho deciso di farlo perché voglio mostrare alle persone che, come nei miei precedenti lavori, la vita vera è la migliore performance art.

I precedenti lavori di cui parla la Kotak sono nientemeno che la messa in scena, sempre di fronte al pubblico, della veglia funebre di suo padre e della sua prima volta, sui sedili posteriori di un’auto.

Insomma, la donna non è nuova a queste stravaganze, e ci si chiede se si possa davvero parlare di una forma di arte o piuttosto di semplice esibizionismo, in questo caso anche un po’ incosciente. È lecito infatti domandarsi: quanto è sicuro, anche da un punto di vista igienico, partorire in un luogo pubblico? E se qualcosa andasse storto, se ci fossero dei problemi?

Naturalmente speriamo di non doverlo scoprire, e auguriamo a mamma e bambino un parto senza complicazioni, anche perché è già previsto il seguito di “The Birth of Baby X”: la previdente mammina ha infatti già annunciato che continuerà a documentare la crescita del nascituro fino al college, nella prossima performance intitolata “Raising Baby X” (“Crescere Baby X”).

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