Oggi parliamo della rottura del sacco amniotico, quella che per nove mesi è la culla dove si muove, dorme e vive il tuo piccolo. Come capire se il sacco amniotico si è rotto? Questo è uno dei dubbi maggiormente condivisi dalle donne incinte, di solito si avverte una improvvisa fuoriuscita di liquido dalla vagina, la quantità di liquido è molta e puoi capire che non si tratta di urina perché non ha lo stesso odore forte di quest’ultima. La perdita del liquido può essere minima o sembrare un fiume in piena, oppure può verificarsi che tu possa perdere poco liquido per diversi giorni di seguito.
Questo può avvenire perché il feto che ha già impegnato la testa nel canale del parto può aver diviso le acque. Per questo la perdita del liquido può essere anche minima perché la testa del bimbo ostruisce il passaggio al restante liquido amniotico che si trova sopra di lui.
Il colore del liquido amniotico invece è il segnale di buona salute del feto. Se questo è pulito e incolore, il bambino è in ottime condizioni; se invece ci sono tracce di liquido verde è importante raggiungere l’ ospedale al più presto perché questo segno rivela la presenza di meconio e quindi una possibile sofferenza fetale.
In ogni caso il fatto che si sia rotto il sacco amniotico è sintomo dell’avvicinarsi del travaglio che di regola parte nelle 24 ore successive, per questo dopo aver controllato che le acque risultino chiare è bene recarsi senza fretta in ospedale dove ti visiteranno e ti faranno un monitoraggio. Questo è quello che comunemente viene riconosciuto come parto asciutto.
La norma ostetrica invece prevede che il sacco amniotico si rompa durante la fase massima di dilatazione cervicale, prima che parta la fase espulsiva del parto, se non addirittura quando il bambino viene espulso all’esterno.
Un’altra evenienza da considerare attentamente è la rottura delle acque prima che la testa del bambino sia impegnata nel canale del parto; anche in questo caso è necessario andare in ospedale per controllare che il cordone ombelicale non sia sceso prima della testa del feto. In seguito a questa eventualità se il bambino inizia ad impegnarsi potrebbe comprimere il cordone provocando una mancanza di ossigeno.
La rottura prematura delle membrane avviene invece quando le membrane si rompono molto tempo prima della fine delle 40 settimane, questa è un’evenienza pericolosa che richiede un immediato intervento medico per valutare di che tipo di rottura (alta o bassa) si tratta e per ricoverare la paziente fino al raggiungimento di un momento idoneo per far venire alla luce il bambino.
ciao, mi chiamo Nina..aspetto il mio primo bambino all’età di 35 anni….sarei felicissima, se a guastare tutto non fosse la presenza di troppo liquido amniotico, esploso già dal quarto mese di gravidanza;ora sono alla 24″ settimana…qualcuna ha il mio stesso problema?
Prova a chiedere se c’è qualcuna che ha il tuo stesso problema sul nostro gruppo di facebook, in bocca al lupo.