Inserimento al nido: come funziona?

Spread the love

L’inserimento all’asilo nido rappresenta una situazione delicata ma facilmente gestibile da parte dei genitori in collaborazione con le maestre. Si tratta pur sempre di un momento delicato non solo per il piccolo, ma anche per i genitori che devono combattere con ansie e sensi di colpa. Niente paura: gestendo tale situazione in maniera studiata riuscirete nell’intento nel modo più indolore possibile. Vediamo, nello specifico, come funziona l’inserimento al nido.

Inserimento al nido

Le modalità dell’inserimento tra le quali i genitori possono scegliere sono diverse sia in base all’asilo prescelto che in base alle insegnanti, al numero dei bambini e ad una serie di altri fattori più o meno varabili. Non si può dire con certezza quanto la fase relativa all’inserimento durerà: ogni bambino ha i suoi tempi in base ai quali riuscirà ad accettare il distacco non solo da mamma e papà ma anche da casa ed i nuovi spazi in cui passerà parte della sua giornata, i compagnetti, le maestre, le nuove abitudini, i nuovi spazi.

Potrebbe anche risultare necessario temporeggiare o tornare indietro perchè i tempi preventivati non coincidono con quelli necessari al piccolo. In questi casi, infatti, è bene non forzare la mano: si potrebbe compromettere l’intera esperienza del bimbo all’asilo nido.

In via del tutto generale l’inserimento dura circa due settimane. Durante la prima si richiede la presenza di uno dei genitori, che dovrà essere costante; nella seconda, invece, dovrà prestare la propria disponibilità in caso di necessità. L’inserimento prevede diverse modalità: può essere effettuato per ogni singolo bimbo o per piccoli gruppi. I modi, i tempi e le indicazioni necessarie verranno discusse e concordate durante il colloquo preventivo tra i genitori e le maestre che avverrà prima o dopo il momento dell’iscrizione. Mettete da parte le ansie, dunque: siate sicuri di aver preso la scelta giusta ed il resto verrà da se.

Photo Credit | Thinkstock

Lascia un commento