Usa: al via uno studio per capire gli effetti dei farmaci in gravidanza

farmaci in gravidanzaSappiamo bene che durante il periodo della gravidanza si possono assumere farmaci ma sempre dietro prescrizione medica e prestando particolare attenzione. Ora voglio comunicarvi che la Food and Drug Administration (FDA) e l’Health Maintenance Organization (HMO) hanno lanciato una serie di studi proprio per cercare di capire gli effetti dei farmaci comuni in gravidanza, che come ben sappiamo rappresenta un momento particolarmente delicato sia per la mamma che per il bambino.

Purtroppo, è ancora prassi comune prescrivere nel caso in cui la donna presenti problemi di salute dei farmaci anche durante la gravidanza anche quando questi farmaci non siano stati testati nelle donne incinte lasciando quindi aperti molti dubbi sulla loro eventuale pericolosità.

Nuova ricerca sul giusto peso in gravidanza

peso in gravidanzaSecondo i risultati di una ricerca compiuta da alcuni ricercatori di Monaco di Baviera a quanto pare durante la gravidanza si può acquistare qualche chilo in più o in meno senza che questo comporti delle conseguenze per il bambino. In Italia, le linee guida consigliano di acquistare circa 12-15 chili rispetto al peso ideale; invece negli Stati Uniti, l’Institute of Medicine (Iom) consiglia alle donne normopeso di aumentare tra gli 11 e i 16 chili circa.

Ora però questo nuovo studio ha osservato che le donne normopeso hanno portato a termine la gravidanza e dato alla luce bambini normali mettendo su anche qualche chilo in meno rispetto a quello consigliato dall’ Institute of Medicine. Sempre lo studio tedesco avrebbe osservato che le donne e obese era possibile senza alcun rischio perdere peso in gravidanza; viceversa le donne sottopeso possono guadagnare chili in più rispetto a quanto consigliato dall’Iom e far nascere il bambino di dimensioni normali.

Le origini della festa dell’Epifania e della Befana

Befana

Fra pochi giorni sarà la festa dell’Epifania caratterizzata dall’arrivo della Befana, ovvero la vecchietta che, secondo la tradizione, porta i dolci ai bambini che sono stati buoni e che si sono comportati bene, e che dà il carbone a quelli che sono stati un po’ bricconcelli. Di solito la Befana viene rappresentata a metà tra la vecchietta di brutto aspetto e la strega, con tanto di scopa e cappello appuntito.

Le origini di questa festa sono cristiane e precisamente relative alla nascita di Gesù; i tre Re Magi, che stavano andando alla grotta per potare i doni a Gesù Bambino, durante la strada chiesero indicazioni ad una vecchietta che però non seppe aiutarli; i Magi le chiesero di unirsi a loro per andare da Gesù ma lei si rifiutò. In seguito si pentì di non essere andata con loro e decise di partire per raggiungerli distribuendo doni a tutti i bambini che incontrava per strada, e da allora, per redimersi continua a portare regali.

Il papà in sala parto è (forse) una presenza inutile

gravidanza e papà in sala partoPapà in sala parto sì oppure no? Come si sa accanto a uomini coraggiosi che decidono di restare con la compagna anche in sala parto ci sono altri che preferiscono non entrare. E  spesso si è discusso in merito alle eventuali conseguenze di questa presenza maschile in sala parto. Qualche mese fa il ginecologo francese Michael Odent ha dichiarato che la presenza in sala parto del proprio compagno potrebbe allungare tutta l’operazione e far aumentare il ricorso a taglio cesareo. C’è di più: secondo lui l’ambiente perfetto per dare alla luce un figlio dovrebbe essere privo di figure maschili.

Ora però è arrivata una nuova ricerca che mette un po’ tutto in discussione. Infatti, secondo i medici dell’Associazione tedesca di ginecologia e aiuto alla nascita (Dggg) la presenza del papà in sala parto non sarebbe né positiva né negativa: è “semplicemente” inutile. La sua presenza insomma non incide sul bisogno di dover somministrare alla mamma farmaci anti-dolorifici, sul rischio di eventuali complicazioni o sulla durata del parto.

Gravidanze precoci, boom fra le under 19

adolescenti in gravidanza

Secondo i dati diffusi di recente dall’Istat nel nostro paese il numero delle adolescenti under 19 che diventano madri è in vertiginoso aumento; nel passaggio tra il 2006 e il 2007 il numero di baby mamme è passato da 9.525 a 9.583 con un incremento pari allo 0,5%. Inutile dire come si tratti di un dato allarmante data la giovane età della neo-mamma e delle cause che troviamo all’origine di tale fenomeno.

Sembra infatti che sia eccezionalmente elevato il numero di adolescenti che pratica sesso senza alcuna precauzione esponendosi non solo al rischio di gravidanze indesiderate, ma anche a quello di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Come spiega Giorgio Vittori, presidente della  Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) che ha di recente dedicato all’argomento un convegno dal titolo “Mamma prima dei 19 anni” :

“Problemi che non si spiegano solo con l’età e le sue caratteristiche fisiche e psicologiche. L’Organizzazione mondiale della sanità  indica altri fattori critici ‘collaterali’ come l’educazione, lo stato sociale e la fruibilità dei servizi sanitari”

Make A Wish Italia regala un sogno ai bambini malati

Make_a_Wish_italia_donazioniA volte basta poco per rendere felice un bambino che sta male, pensate cosa può rappresentare per un piccolo che trascorre le sue giornate in ospedale oppure tra le quattro mura della sua casa vivere una giornata diversa dalle altre, magari realizzando il suo sogno più grande. Make A Wish Italia Onlus fa proprio questo, raccoglie i desideri dei bambini dai 3 ai 17 anni gravemente malati e li trasforma in realtà, questa organizzazione che nasce negli Stati Uniti nel 1980 oggi è presente in 35 Paesi nei 5 continenti, con 180 uffici e 30.000 volontari. Make-A-Wish, che ha recentemente ricevuto il riconoscimento ufficiale dell’ONU, è oggi una delle organizzazioni benefiche più conosciute a livello mondiale, dal 1980 ha realizzato oltre 225.000 desideri.

Maschi o femmine? Femmine se si spegne un gene

gravidanzaSarà maschio oppure femmina? A quanto pare non dipende solamente dall’ assortimento dei cromosomi sessuali XX o XY. Infatti a stabilire se sarà il piccolo che nascerà sarà un maschietto oppure una femminuccia è un gene ben specifico situato su un cromosoma non sessuale: se attivo significa che il fiocco sarà blu, se invece spento il fiocco sarà rosa.

La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori studiosi del Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) di Heidelberg, in Germania, e del Medical Research Council’s National Institute for Medical Research (NIMR) di Mill Hill, nel Regno Unito. Si tratta di una scoperta molto importante e che permetterà di fare luce su importanti argomenti come ad esempio i disordini di differenziazione sessuale ma che aiuterà anche a comprendere meglio il meccanismo della menopausa.

Da un ormone un nuovo contraccettivo

pillola

Torniamo a parlare di metodi contraccettivi; dopo avervi illustrato le principali caratteristiche delle pillole anticoncezionali ed illustrato anche i difetti relative ad alcune delle ultime pillole anticoncezionali oggi voglio parlarvi di quello che forse diventerà “il contraccettivo del futuro”. Si tratta sì di una novità ma solamente in parte; infatti, la scoperta che riguarda l’ormone GnIH che è stato individuato 10 anni fa negli uccelli si è osservato essere presente anche nell’uomo.
Questo ormone si caratterizza per la capacità

di inibire l’ormone gonadotropina agendo come opposto. La gonadotropina, infatti, rilascia un ormone, il GnRH, importante per la riproduzione

Il passeggino: fino a che età usarlo

passeggino

Sfogliando il settimanale Viversani & Belli mi è caduto l’occhio su un articolo particolarmente interessante e che rispecchia la realtà almeno italiana; i protagonisti sono i bambini ed il passeggino. A quanto pare quest’ultimo mezzo di trasporto viene usato anche da bambini di 5-6 anni. Gli esperti ritengono che un uso eccessivo e quindi prolungato del passeggino rischia di fare perdere ai bambini l’istinto di giocare e correre. E quindi sarebbe forse il caso che qualche genitore cominciasse a ragionare ed agire in modo diverso.

Come per tutte le cose e come viene ricordato nell’articolo basterebbe evitare eccessi sia dall’una che dall’altra parte. Non dimentichiamo infatti che ci sono determinate situazioni in cui il passeggino risulta essere comunque sia utile come quando i genitori (o chi si occupa dei bambini) hanno i minuti contati e quindi non hanno il tempo materiale di seguire per tempi prolungati i piccoli. Tuttavia sempre gli stessi genitori non dovrebbero vedere il passeggino come la soluzione più semplice ai loro problemi perché altrimenti si finisce con il ricorrere a questo mezzo di trasporto anche quando non se ne avrebbe reale necessità. Insomma il passeggino deve essere utile ai bambini e non ai genitori.

Il Mercatino della Befana a Roma

mercatino-befana-romaQuesto è il periodo dell’anno dedicato ai nostri piccoli si inizia con il Natale e si finisce con l’allegro rito della Befana, la divertente ma bruttissima vecchietta che porta il carbone ai bambini che sono stati un pò monelli. C’è una città in Italia che più delle altre celebra in modo spettacolare la stravagante signora, sto parlando di Roma, infatti in questo periodo nella bellissima cornice di Piazza Navona, uno dei luoghi più suggestivi e magici della Capitale, si svolge un bellissmo mercatino tutto dedicato ai più piccoli.

Il Mercatino che è un rituale per ogni bambino che abiti a Roma è stato scoperto negli anni dai turisti che hanno saputo apprezzare la magia che si respira passeggiando tra le divertenti e coloratissime Bancarelle. Perché non programmi anche tu una fuga nella città Eterna per mostrare al tuo piccolo uno spettacolo unico al mondo?

Bambini e animali: trascorrere le festività natalizie al Bioparco di Roma

natale a bioparco di roma

Se ancora non avete deciso dove trascorrere il giorno di Santo Stefano o gli altri giorni dopo Natale, una buona idea potrebbe essere quella di portare i vostri bambini al Bioparco di Roma, dove verranno organizzate alcune giornate dedicate alla conoscenza dei più piccoli con gli animali.

In particolare, i giorni in questione saranno il 26 e il 27 dicembre e il 4, il 5 e il 6 gennaio, durante i quali, nella sala degli Elefanti del Bioparco si svolgeranno una serie di attività volte a far conoscere meglio animali verso i quali di solito nutriamo un sentimento di paura o di ribrezzo, come i rettili e gli insetti. Durante queste giornate verranno anche allestiti laboratori nei quali sarà possibile costruire maschere e giocattoli natalizi, assistere agli spettacoli dei burattini e giocare sui tappetoni; inoltre, a tutte le iniziative saranno presenti anche Babbo Natale e la Befana.

Aspirina in gravidanza (forse) nessuna conseguenza per mamma e nascituro

gravidanza e aspirinaCome è ben noto le donne che assumono farmaci durante il periodo della gravidanza devono prestare attenzione e devono seguire alla lettere i consigli del medico.
Sono proprio i medici che spesso prescrivono alle donne in gravidanza nel caso di diagnosi di preeclampsia o altri disturbi l’assunzione di aspirina a basso dosaggio; le mamme però sono sempre molto titubanti perché pensano che questo farmaco possa arrecare danni alla salute del nascituro come ad esempio provocare un’alterazione del cervello.

e in effetti, tra i vari timori c’è anche quello che, agendo sulla funzionalità piastrinica, potrebbe interferire nella coagulazione del sangue e aumentare il rischio di emorragia cerebrale nei nati prematuri

Sviluppo del linguaggio, quando mamma e papà parlano due lingue diverse

bambini bilingue

Cosa accade quando un bambino cresce bilingue? In altre parole, come procede lo sviluppo del linguaggio quando mamma e papà parlano due lingue diverse tra loro o la stessa lingua ma differente da quella della gran parte della popolazione? Anzitutto chiariamo quello che oggi appare come un dato di fatto inconfutabile: dover imparare a parlare due lingue per un bambino non è assolutamente un ostacolo, anzi è un’opportunità imperdibile del quale il piccolo finirà presto per andare fiero.

In particolare, quando mamma e papà sono di due nazionalità differenti il bambino potrà apprendere agevolmente la lingua di entrambi solo se questi gli parleranno disinvoltamente nella propria lingua madre anche in presenza di altri. Naturalmente questo comporterà qualche piccolo cambiamento nello sviluppo del linguaggio di questi bambini: probabilmente all’inizio faranno un po’ di confusione e impareranno a parlare fluentemente più tardi rispetto ai coetanei; è infatti verso i quattro anni, a detta degli esperti, che le due lingue cominciano in qualche modo a “coesistere” chiaramente nella mente del bambino e ad essere usate in maniera appropriata con le persone e nei contesti giusti.

Il sesso in gravidanza

sesso in gravidanzaSesso e gravidanza: un argomento molto delicato ed estremamente soggettivo. Anzitutto: si può fare sesso in gravidanza? La risposta almeno in linea generale è sì e può anche essere qualcosa di molto piacevole. Tuttavia è bene ricordare che in determinate situazioni che possono mettere in pericolo la salute del feto sarebbe opportuno evitare di avere rapporti sessuali nei nove mesi di gravidanza.
Quali sono queste situazioni? Ad esempio quelle in cui è stata diagnosticata placenta previa, oppure se sono presenti evidenti minacce di aborto o parto prematuro ma anche nel caso in cui fosse presente un’infezione.
Per tutti gli altri? Il sesso si può fare tranquillamente. E qui mi rivolgo ai futuri papà che temono di fare male al feto: niente paura, i piccoli si trovano all’interno di un involucro e non percepiranno alcun tipo di dolore. E soprattutto l’organo maschile non arriverà mai a contatto con il feto.