Che i genitori svolgano una funzione di grande rilevanza nella sana e corretta alimentazione dei propri bambini sia con una vigilanza costante che con il buon esempio che solo mamma e papà sanno dare è già assodato. I genitori prima di tutti devono quindi essere i protagonisti di sane abitudini alimentari, spronando ove possibile il bambino a dedicarsi ad una qualche attività fisica. Ma oltre questo si scopre oggi che ci sarebbe un altro fattore volto ad influenzare l’alimentazione dei bambini, il grado di istruzione dei propri genitori. Almeno secondo quanto afferma uno studio condotto presso l’Università di Saragozza (in Spagna) pubblicato successivamente sulla rivista Public Health Nutrition.
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Le scuole migliori d’Italia? Trento e Bolzano
L’istruzione è la base portante di un Paese. Le scuole sono i luoghi in cui si formano i cittadini e la classe dirigenziale di domani. Non è quindi una banalità dire che è un po’ come uno specchio che ci proietta nel futuro. Purtroppo, questo specchio per anni ha vissuto di luce riflessa e oggi sembra essersi incrinato. Insomma, l’immagine che ci regala non è per nulla convincente. A dimostrarlo è il rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile).
Gravidanza, quali sono i fattori di rischio per i coaguli del sangue
Durante i primi mesi di gravidanza i coauguli del sangue possono essere comuni. Ovviamente spaventano parecchio ma nel caso in cui il feto sia in buona salute e goda di uno sviluppo regolare, l’eventuale comparsa di un coagulo potrebbe non provocare alcun effetto nè sulla madre nè sul bambino. Possono essere causati dalla rottura dei vasi sanguigni o anche dal distacco della placenta. Una recente ricerca ha individuato quali possano essere i fattori di rischio per la comparsa di coauguli del sangue nelle donne incinte.
Bambini obesi, i genitori “allenati” possono aiutarli
Nonostante gli ultimi dati abbiano registrato un calo dell’obesità infantile in Italia, il fenomeno rimane comunque significativo e degno di continua attenzione, non solo nei confronti dei bambini ma anche della famiglia. Abitudini familiari errate possono contribuire a far si che i bambini accumulino con il tempo dei chili di troppo indesiderati ed al tempo stesso rappresentanti un grave problema per la salute. Dunque, per far si che il bambino cali di peso, non è importante solo una corretta dieta alimentare ma anche il ruolo svolto dai genitori.
Il momento giusto per partorire cambia da donna a donna
Qualsiasi gravidanza viene ritenuta a termine alla quarantaduesima settimana di gestazione. Termine ultimo a parte, si è sempre stimato che il momento migliore per partorire sia quello compreso fra la trentasettesima e la trentottesima settimana di gravidanza. In realtà però le cose non starebbero esattamente così, non per tutte le future madri. Infatti, secondo uno studio condotto presso l’Università di Cleveland e pubblicato sul Journal of Obstretics and Gynecology, il momento migliore per partorire varia da donna a donna e deve essere valutato caso per caso.
Bambini, troppa televisione non provoca iperattività
Sebbene diverse volte ci siamo ritrovati a leggere articoli, studi e avvertimenti da parte degli esperti sull’utilizzo della tecnologia da parte dei bambini, con particolare riferimento alla televisione, constatando come tutti fossero concordi nel consigliarne una visione non troppo prolungata, è di questi giorni la notizia che rassicurerebbe su alcuni aspetti legati all’insorgenza di problematiche ad essa legate.
Aborto forzato in Cina al 7° mese di gravidanza: la protesta di una coppia
Ci sono gravidanze che non finiscono nel migliore dei modi. Si sono storie di passione, di dolore e di abbandono che strappano letteralmente il cuore dal petto. È cosa nota che in Oriente sia praticato l’aborto (spesso di genere come succede in India) non per volontà dei genitori. In Cina, per esempio, ci sono regole molto severe per evitare il sovraffollamento della popolazione: la politica del figlio unico.
Adozione, le coppie gay giudicate più severamente di quelle etero
L’adozione è una strada molto complessa, troppo complessa. Le coppie che decidono di diventare genitori attraverso quest’opportunità sono spesso persone che hanno tentato di avere in modo naturale (o con la fecondazione) un figlio e non ci sono riusciti. Sono coppie magari gay che non hanno altra opportunità. In tutti i casi, portano sulle spalle una storia complicata, con già diversi episodi dolorosi. Tutto ciò però non li ha fermati, perché il desiderio di avere una famiglia è più forte di ogni cosa.
Dare ai bebè cibo da adulti potrebbe provocare malattie
Lo svezzamento costituisce il momento in cui l’alimentazione del bebè cambia ed accanto al latte materno (che dovrà essere mantenuto il più a lungo possibile) vengono introdotti gli alimenti solidi. Come afferma anche l’Organizzazione mondiale della Sanità è consigliabile iniziarlo non prima dei sei mesi di vita del bambino. Aspettare il momento giusto è fondamentale per la sua salute. Eppure sono molti i casi in cui le mamme tentano di far mangiare qualcosa di solido ai propri figli anche prima che siano pronti a digerirlo.
Pet therapy e bambini: un aiuto nella cura di autismo e disabilità
Si torna a parlare di pet therapy. Questa volta grazie alla notizia riguardante la nuova legge approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna relativa all’ingresso degli animali negli ospedali. Grazie al nuovo provvedimento sarà permesso a cani e gatti di poter vegliare i loro padroni durante la loro degenza. Notizia che non può far altro che far gioire i possessori di animali domestici, d’altronde gli animali, più di chiunque altro, ricoprono un ruolo importante nella vita dei propri padroni che può essere sfruttato al meglio come contributo nella guarigione di diversi disturbi.
I bambini dormono meno, l’ora legale non influisce
Alla vigilia del ritorno dell’ora legale torna un tema piuttosto discusso in questo periodo, e non solo, quello relativo al riposo dei bambini. E se mentre gli esperti consigliano di anticipare ogni giorno il suono della sveglia di 10 miniti per far si che l’impatto con il nuovo orario sia meno traumatico, Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno, afferma che i bambini dormano poco e ciò indipendentemente dal ritorno dell‘ora legale.
Gravidanza, gli antidepressivi non pregiudicano la crescita dei neonati
La gravidanza costituisce un’esperienza unica nella vita di una donna, un momento particolare ricco di aspettative ma anche di ansie, dubbi e precauzioni. Durante questo periodo la preoccupazione principale consiste nel proteggere il bebè, e questo anche attraverso particolare cura nell’assunzione dei farmaci. Ed a proposito degli antidepressivi? Quali sono i rischi legati alla loro assunzione? Secondo un nuovo studio condotto da uno studio della Northwestern Medicinee pubblicato sull’American Journal of Psychiatry in Advance, il consumo di antidepressivi durante la gravidanza non influirebbe sulla crescita dei bebè.
Dopo un aborto l’aspirina aiuta una nuova gravidanza
Dopo un aborto spontaneo l’idea di una nuova gravidanza può spaventare. Daltronde si tratta di un avvenimento, nella vita di una donna, che può devastarla psicologicamente. I dati sono comunque significativi, il 15% circa delle gravidanze si conclude con un aborto spontaneo e spesso è necessario del tempo affinchè la donna si senta nuovamente pronta per affrontare una nuova gravidanza. Fermo restando il fatto che i casi di aborto ricorrente colpiscano solo l’1% delle coppie, al verificarsi di questa tipologia di situazione è bene rivolgersi ad uno specialista.
I bambini imparano ad usare il touch prima della penna
In una società contraddistinta dall’avento di una tecnologia sempre più alla portata di tutti (non c’è famiglia che oggi come oggi non possieda un personal computer o un telefonino di ultima generazione) non c’è poi molto da sorprendersi nel vedere un bambino, spesso di pochi anni, scorrere con abilità le sue piccole dita su uno schermo touch. Datronde anche i più piccoli, definiti dal magazine The Atlantic, la «Touch-Screen Generation”, trascorrono gran parte del loro tempo a contatto con la tecnologia, basti pensare ai tablet o ai lettori musicali.