Chissà quante volte vi sia capitato di trovarvi di fronte ad un bambino in preda ad una crisi di pianto calmatosi solo dopo essere stato preso in braccio. Si tratta di una scena vista e rivista ma avreste mai pensato che il motivo c’è e che sia stato dimostrato scientificamente? Che si tratti di cuccioli umani o animali non importa: una volta in braccio alla mamma smettono di piangere nel primo caso o di emettere suoni di richiamo nel secondo. Ma a cosa è dovuto questo effetto calmante? Un recente studio pubblicato su “Current Biology” ce lo spiega chiaramente. A calmare i bebè oltre al fatto di essere presi in braccio dalla mamma influirebbe anche il suo camminare, avanti e indietro.
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A misura di bambino, il Congresso nazione dei pediatri italiani
I bambini hanno bisogno di un mondo a misura, dove siano elaborate politiche per i più piccoli, farmaci dosati per loro e centri di ricerca studiati per la loro salute. È questo il nodo principale del 69° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria che si svolgerà dall’8 al 10 maggio a Bologna. Saranno numerose le tematiche di dibattito, come i bisogni di salute degli adolescenti.
Bambini, miglioramenti in matematica influenzati dall’ippocampo
La matematica è da sempre la croce di molti studenti: sequenze numeriche incomprensibili che necessitano di una soluzione immediata sono quanto di più antipatico possa esistere. Ma non per tutti. Ci sono soggetti che nutrono un naturale ed innato amore verso la matematica e chi invece migliora con lezioni individuali. Ciò è quanto provato da uno studio condotto in America da Kaustubh Supekara, del dipartimento di Psichiatria e Scienze comportamentali della Stanford University e pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Il bambino mangia le caccole? Fa bene alla salute!
Chi ha bambini piccoli conosce bene l’abitudine di molti di loro di cibarsi delle proprie secrezioni nasali rinsecchite, ovvero quelle orribili cose dure e verdastre comunemente chiamate caccole. Un gesto che non manca mai di inorridirci anche, se, forse ci conduce col pensiero alla nostra infanzia, quando capitava anche a noi di fare un simile spuntino e sentirci aspramente rimproverati da mamma. Tuttavia, sembra che questa abitudine, che per molti bambini è una vera compulsione, abbia un suo perchè e faccia addirittura bene alla salute.
Sul wc già da neonati: la nuova moda no pannolini
A che età avete tolto il pannolino al vostro bambino? Ci sono stati dei problemi ad aiutarlo ad adattarsi all’arduo passaggio? Su questo tema, c’è una nuova moda, che possiamo chiamare spannolinamento precoce. In che cosa consiste? Molti genitori hanno deciso di abbandonare il pannolino fin dai primi mesi di vita, abituando il bebè al wc già da neonato. È sicuramente una scelta molto difficile, per nulla pratica, considerato che il piccolo non ha alcun controllo sui suoi bisogni per lungo tempo.
I bambini iniziano a ricordare i volti a cinque mesi
Secondo uno studio condotto alla Scuola Normale Superiore di Parigi, il cucciolo di uomo comincia a sviluppare una forma embrionale di autocoscienza verso i cinque mesi di vita, epoca in cui riconosce volti diversi in presenza di ciascuno dei quali reagisce in maniera differente. Gli studiosi parigini sono giunti a questa conclusione dopo aver monitorato l’attività cerebrale di un gruppo di bambini attraverso elettroencefalogramma.
Se la mamma è disoccupata, il bambino non ha i requisiti per l’iscrizione alla materna
La storia di oggi è un problema sociale, che probabilmente tocca da vicino moltissime mamme. Leggendo i giornali vi sarete più volte spaventate per i tassi sulla disoccupazione giovanile? Non è facile accudire i propri bambini e al tempo stesso lavorare, perché mancano le strutture e una rete di servizi efficienti. La mamma di cui parliamo è una ragazza madre: si è diplomata con in braccio un neonato.
Festa della mamma, i regali dai bambini
Si avvicina anche quest’anno la festa della mamma che nel 2013 cade il 12 maggio.Pensate che la festa della mamma si festeggia ufficialmente dal 1914 anno in cui il Presidente americano Woodrow Wilson decise di dedicare in maniera ufficiale un giorno a coloro le quali donano da sempre la vita. Inutile dire quanto questa ricorrenza sia sentita in particolar modo dai bambini i quali iniziano già parecchi giorni prima a pensare al regalo perfetto per la propria mamma e ad impegnarsi a scuola nei lavoretti fai da te coadiuvati dalle proprie maestre. Bigliettini, canzoni, disegni, poesie sono tra i regali più gettonati, ma volendo puntare su qualcosa di più originale, che li renda orgogliosi di loro stessi e partecipi della ricorrenza che vede al centro dei festeggiamenti la persona più importante della loro vita, ecco qualche spunto alla loro portata.
Partorire un figlio maschio accorcia la vita
Ogni giorno un nuovo studio torna a stupirci. L’ultimo renderebbe meno gradito il famoso detto “Auguri e figli maschi”, frase che solitamente viene rivolta alla futura mamma e più in generale quando si vuole augurare del bene. In realtà invece una recente ricerca ha dimostrato come dare alla luce un maschietto riduca la vita della donna aumentando il rischio di morte del 7%. Non si tratta del primo studio avente ad oggetto un argomento così delicato.
Obesità nei bambini in Italia, 3 su 10 lo sono
Sarebbe causata dal poco movimento e da un’alimentazione errata, caratterizzata dall’ingerimento di troppi grassi. Il tasso di obesità infantile in Italia da sempre è preoccupante ma i dati sono in continua ascesa. Ben 3 bambini italiani su 10 sarebbero in sovrappeso o obesi. A questo proposito una valida iniziativa avrà luogo domenica 12 Maggio presso Villa Pamphili a Roma: la prima corsa campestre contro l’obesità infantile, la Charity Run – Race for Children.
Clara, la bambina-miracolo guarita da leucemia e trisomia 21
Clara è nata a Dublino, in Irlanda, il sette agosto del 2012 quando la sua mamma era in attesa di lei e del suo fratellino da sole ventotto settimane. Alla loro nascita la situazione è apparsa subito disperata e il suo gemello non ce l’ha fatta. La piccola Clara dal canto suo pesava poco più di un chilo, aveva gravi problemi agli occhi e al cuore e, come se questo non bastasse a mettere a repentaglio la sua vita, era affetta da leucemia e trisomia 21, sindrome di Down.
Come insegnare la matematica ai bambini
Ci sono bambini che arrivano a scuola e già sanno contare, ci sono bambini che invece fanno molta fatica a memorizzare alcuni passaggi. Non è una questione di intelligenza né di concentrazione, semmai di stimoli. A volte, basta un trucchetto, un piccolo aiutino per imparare subito un concetto anche difficile. Per esempio, gli oggetti che si usano per far imparare ai bambini a contare sono importanti e possono fare la differenza.
Bambini in tempo di crisi, meno cinema più fattorie
La crisi produce i suoi effetti anche nel settore infanzia. I tagli che i genitori sono obbligati ad effettuare riguardano anche i divertimenti dei più piccoli e se mamma e papà rinunciano ad una cena fuori o ad un viaggetto anche i bambini devono ridurre cinema e pizza. Ciò provoca la ricerca di divertimenti ed attività alternative come le gite presso le fattorie didattiche. In occasione dell’apertura di AgriCircus (una sorta di circo che ha come protagonisti pecore, mucche, oche, nel rispetto delle loro abituali condizioni di vita), in Piemonte, Coldiretti divulga i risultati di un’analisi che mette in evidenza come nella prima parte della primavera 2013 il numero delle visite presso le fattorie da parte dei bambini sia notevolmente aumentato, si stima intorno al 15%.
Vista bambini, arriva un kit per misurarla in casa
Come tutti sanno il senso della vista nei bambini matura nel corso dei primi anni di vita. Appena nati infatti i bebè riescono solamente a percepire gli stimoli visivi, nei primi mesi riescono a mettere a fuoco ciò che si trovano di fronte senza percepirne i colori ed a seguire gli oggetti in movimento con lo sguardo. La capacità di distinguere i colori inizia a delinearsi dopo i 4 mesi, momento in cui il bambino riesce a vedere anche a qualche metro di distanza. Lo sviluppo della vista continua almeno fino ai tre anni di vita, ovvero quando si raggiungono i 10/10 di vista.