Bere vino riduce le possibilità di restare incinta

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bere vino

In quasi tutte le diete è permesso un bicchiere di vino al giorno, che fa bene all’umore e pulisce le arterie, eppure su queste sostanze ci sono tantissimi pareri diversi. C’è chi è convinto faccia malissimo, che faccia solo ingrassare e che – anche in grandi quantità, se di qualità – non sia alcun problema. In gravidanza, la situazione peggiore. È stato dimostrato, infatti, che l’abuso di alcol può danneggiare il bambino. Non è tutto, perché ora si è aggiunto un nuovo studio che sostiene siano sufficienti 3 bicchieri di vino a settimana per ridurre la fertilità.

Bere influenza il concepimento? Questo quello che sostiene Dara Godfrey della Reproductive Medicine Associates, una clinica per la fertilità, al meeting dell’American Society for Reproductive Medicine in corso a Boston, secondo cui anche quantità minori influiscono sulla maturazione degli ovuli. Prima di passare alla ricerca, una piccola considerazione va fatta. Si tratta di una sperimentazione su un campione piccolo (solo 91 pazienti), cui è necessario aggiungere un po’ di buon senso.

Ci sono tanti fattori che possono ostacolare la fertilità, prima tra tutti un problema fisico oggettivo e l’età. Se non sussistono, potrebbero ovviamente esserci altre motivazioni, tra cui stress, incompatibilità con il partner o semplicemente poco sesso o magari non eseguito correttamente (è una strana definizione, ma a questo mondo c’è davvero di tutto). E’ inutile crearsi delle paranoie, su piccoli dettagli che possono essere in realtà innocui.

Le donne astemie hanno mostrato una probabilità di concepire del 90% ma tre o più bicchieri di vino alla settimana la fanno scendere al 30%, mentre le donne che superano questa soglia hanno problemi ancora maggiori. Il mio consiglio è, se si cerca una gravidanza, di astenersi del tutto o di limitare al massimo l’alcol consumato.

Limitare è sempre il consiglio migliore: qui si sostiene che un solo bicchiere o due alla settimana diminuisca la fertilità del 66%. Non esageriamo!

Photo Credit | ThinkStock

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