Baby blue, anche i papà ne soffrono

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Baby blue, anche i papà ne soffrono

Per baby blue si intende uno stato di alterazione dell’umore che si verifica subito dopo la nascita del proprio figlio, accompagnato da varie sensazioni come la malinconia, la rabbia ed ancora l’ansia, la stanchezza e gli sbalzi d’umore. Se solitamente sono le mamme ad esserne colpite ciò non esclude che tale “disturbo” possa essere accusato anche dai neo-papà. Non solo, secondo un recente studio, condotto da Rebecca Giallo del Murdoch Children’s Research Institute, sarebbe stato messo in evidenza come i sintomi legati alla baby blue possano accompagnare i padri anche più a lungo, prolungandosi dalla nascita del bebè fino ai suoi primi anni. A complicare la situazione anche i problemi relativi alla quotidianità, al lavoro, alla famiglia.

Aiutare i padri ad affrontare tale situazione legata alla propria salute mentale dunque è importante tanto quanto supportare le mamme. Lo studio in questione, condotto su 2470 padri australiani, ha interessato il periodo immediatamente successivo alla nascita dei bambini fino al compimento del loro 7° anno di età. In base ai risultati si sarebbe scoperto che l’8% di essi abbia sofferto di baby blue conseguentemente alla nascita del bebè ed abbia continuato ad attraversare momenti di forte ansia e stress anche durante l’infanzia del proprio bambino.

La maternità, così come la paternità, è di certo un’esperienza unica, caratterizzata da sensazioni intense ed ineguagliabili. E se la società ci lancia tale messaggio, in realtà affrontarla non è così semplice come potrebbe sembrare. Ciò può incidere sul benessere psicofisico di mamme e papà, portando la mente di entrambi a riempirsi di paure e senso di inadeguatezza o incapacità. Da precisare, infine, il fatto che la baby blue non debba essere confusa con la depressione post partum, la quale si caratterizza per il fatto di prolungarsi per molto più tempo assumendo caratteristiche ben più gravi e divenendo un vero e proprio disturbo dell’umore.

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