Fecondazione eterologa per posta: il primo caso a Torino

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A Torino è stato eseguito il primo caso di fecondazione eterologa per posta. Che cosa vuol dire? Gli aspiranti genitori si sono fatti spedire dall’estero embrioni debitamente congelati perché siano impiantati nel grembo materno. Per un costo di circa 5 mila euro di media. Non è alla portata di tutti, ma è sicuramente molto più caro andare all’estero per seguire un trattamento.

fecondazione

Questa pratica consente alle coppie alla ricerca di un figlio di bypassare legalmente i buchi che ancora rendono difficoltoso il ricorso a questa pratica medica, diventata legale da quasi due anni anche nel nostro Paese. L’eterologa per posta è avvenuta nel centro privato di Livet, dove è iniziata da poco la prima gravidanza con un embrione spedito dalla Spagna. La coppia ora in attesa di un bambino si è rivolta a una banca di Barcellona.

Com’è avvenuto? Hanno ricevuto il seme del marito, provveduto a fecondare l’ovulo di una donatrice e una volta andato a buon fine, l’embrione è tornato in Italia. Se da un punto di vista pratico si tratta di un trattamento più semplice del viaggio della fertilità, da un punto di vista legale sono abbastanza complicati, ma ovviamente superabili.

Il problema principale nel nostro Paese è la donazione: deve essere spontanea, altruistica e gratuita, mentre in Paesi come Spagna e Danimarca si raccolgono gameti anche in cambio di rimborsi. In Italia la donazione di gameti è consentita ai soggetti di sesso maschile di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40 anni, e ai soggetti di sesso femminile di età non inferiore ai 20 anni e non superiore ai 35 anni. Soddisfare le richieste in questa condizione risulta non solo complicato, ma decisamente impossibile. Ora il corriere, chiamiamolo così, può venirci in aiuto mettendo in luce, però, un enorme buco nella normativa italiana attualmente in vigore.

 

Photo Credits | Shutterstock / Photographee.eu

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